È successo a Pavia. Aveva immediatamente guadagnato la fiducia dei suoi vicini di casa, una coppia con una bambina di undici anni, dopo averli incontrati, per la prima volta, ad una festa di benvenuto. Lui, un irreprensibile maestro di musica di quarant'anni, aveva fatto anche amicizia con la piccola e, da un po' di tempo, la ragazzina trascorreva in sua compagnia diversi pomeriggi, dal momento che i suoi genitori avevano piena fiducia nell'uomo e mai avrebbero potuto immaginare che le ore che lei passava con il rassicurante maestro di musica fossero infernali.

Il racconto shock al compagno della madre

La bambina, dopo le prime timide allusioni circa quello che avveniva tra le mura dell'accogliente villetta a schiera del maestro di musica - carezze intime, baci e addirittura il bagno insieme nella vasca da bagno - confidate alle sue compagne di classe, ha trovato il coraggio di rivelare al compagno della madre gli abusi e le violenze che subiva sistematicamente dal suo vicino. L'uomo, agente di polizia di Milano, ha subito fatto scattare l'allarme e denunciato il vicino di casa, che è stato repentinamente arrestato con la pesante accusa di violenza sessuale su minore, oltre al possesso di materiale pedopornografico.

L' ascolto, un efficace mezzo per prevenire e riconoscere gli abusi

Il comandante della Polizia Locale di Milano, Antonio Barbato, ha spiegato la dinamica della vicenda, sottolineando come siano state di fondamentale importanza le figure delle amiche della piccola, che, nonostante la giovane età, hanno prestato attenzione ai suoi racconti, facendo scattare l'allarme, e quella della scuola, che è stata in grado di cogliere i segnali dell'enorme disagio vissuto dalla bambina.

Il comandante ha poi evidenziato che, in questa storia, istituzioni e tessuto sociale sono stati in grado di fare fronte comune per la tutela della minorenne, ancora una volta vittimadi un orco insospettabile, che ha provato a portarle via l'innocenza, ma non il coraggio di raccontare l'incubo che stava vivendo.