Il mondo è ancora incredulo dopo la strage nel club gay Pulse di Orlando in Florida che ha provocato la morte di 50 morti, con il bilancio destinato a salire visto che alcuni dei 53 feriti, versano in gravi condizioni.
Omar Seddique Matten, 29 anni, vigilante, è entrato nel locale e ha iniziato a sparare all’impazzata contro le circa 350 persone che affollavano il club. L’intervento delle teste di cuoio, che hanno ucciso il killer, ha evitato un bilancio più pesante visto che l’uomo, simpatizzante dell’Isis, era in possesso anche di un congegno esplosivo.
L’ultimo messaggio di una vittima alla madre
Mina Justice, madre di una delle vittime, ha reso nota la conversazione avvenuta con il figlio tramite chat, nei momenti della strage. ‘Mamma ti voglio bene’, ha iniziato il ragazzo trentenne Eddie. Poi la parte più cruda: ‘Sto per morire, chiama la polizia, sono nel bagno e lui sta per venire’. La mamma ha esortato il ragazzo a continuare la conversazione, ma lui ‘non posso, lui è qui in bagno con noi’.
I post sulla pagina Facebook del Pulse
Anche sulla pagina Facebook del locale teatro della strage sono apparsi messaggi nelle ore concitate del massacro. Un ragazzo tornato salvo a casa ha scritto: ‘Ero lì. Un uomo armato ha aperto il fuoco alla 2. La gente si è stesa per terra, noi eravamo vicino l’uscita sul retro e siamo scappati’.
Un altro invece racconta l’esperienza di un suo amico: ‘Un mio amico era lì, è stato colpito ma sta bene. Mi ha detto che ci sono almeno venti vittime’. L’allarme della polizia è rimbalzato su twitter con l’invito ad allontanarsi dall’area in seguito a una sparatoria.
La rivendicazione dell’Isis
Due sono le piste seguite dagli inquirenti, quella omofoba e quella terrorista.
Secondo il padre del killer, il ragazzo avrebbe visto un bacio gay a Miami un paio di mesi fa e avrebbe mostrato tutta la sua ira contro gli omosessuali. Ma dal web arriva la rivendicazione dello stato islamico che definisce il killer ‘un nostro combattente’, mentre i simpatizzanti dell’Isis inneggiano Allah, chiedendogli di accogliere Matten tra i suoi martiri.