Ci sono donne che ce la fanno e altre che, purtroppo, continuano ad essere vittime dell’inciviltà. L’ultimo orribile caso arriva dall’Iraq, dove 19 ragazze curdesono state catturate, costrettein gabbie di ferro e arse vive per aver rifiutato la schiavitù sessuale nei confronti di combattenti jihadisti dell’Isis. È successo in una piazza di Mosul (capitale del Califfato in Iraq), davanti alla folla, che ha assistito inerme ad un’esecuzione barbara e disumana. È l’agenzia Ara (Kurdish News Agency) a riportare i fatti. Quale prospettiva di rispetto e convivenza può esserci rispetto a chi perpetua simili pratiche?
Nessuna. L’Onu parla di 3500 donne yazide in mano a Isis. Gli yazidi, etnicamente curdi, sono tra le vittime della pulizia etnica dei jihadisti, poiché ritenuti politeisti e quindi passibili di uccisione o deportazione se non si convertono. L’interpretazione salafita del Corano, inoltre, contempla la schiavitù delle donne e la loro vendita con priorità agli stessi jihadisti.