A Viterbo si è verificato un caso abbastanza particolare qualche giorno fa: il nipote di una cittadina ha lasciato il finestrino aperto e, dopo pochi minuti che si era allontanata dall’auto, la donna si è ritrovata una multafatta dai vigili. La contravvenzione, poco tollerata, ha sollevato le ire della automobilista perché, sebbene di importo modesto (solo 41 euro), le è sembrata alquanto ingiusta. Così è scattata la "vendetta" per condividere con diverse persone quanto le è accaduto. La signora, infatti, ha deciso di pubblicare su Facebook la multa che le è stata comminata proprio per aver dimenticato il finestrino posteriore della sua auto aperto.
Partono le reazioni a catena sul web
Dal rammarico e dallo sfogo della donna che ha commentato la contravvenzione su Facebook,dicendo sostanzialmente che queste cose succedono solo in Italia, è scattata una sorta di reazione a catena da parte di tutti gli utenti che hanno letto il post. In poco tempo sono giunte tantissime condivisioni e commenti. Molti hanno addirittura pensato che si trattasse della classica bufala dell'estate. Ma la multa non solo era reale, ma anche pienamente legittima.
A stabilire la piena regolarità della contravvenzione è, infatti, il Codice della Strada che, all'articolo 158, comma 4, prevede che "durante la fermata e la sosta l’automobilista deve adottare tutte le cautele possibili per scongiurare indicenti stradali e un uso della sua auto senza che ne abbia dato il consenso".
Lasciare il finestrino aperto, dunque, per la legge italiana è un'azione che va multata perché viola l'obbligo di custodire l’auto, con l'eventualità che un malintenzionato possa avvicinarsi al veicolo per tentare di rubarlo. In questi casi, l’unica soluzione per contestare la multa benché valida, è quella di presentare ricorso, anche se potrebbero non esserci i presupposti perché il giudice di Pace decida di annullare la sanzione.
Poco conta se la contravvenzione viene ritenuta ingiustada chi l’ha ricevuta: il verbale, infatti, non è nullo.
Fra le ipotesi di nullità generalmente riconosciute ci sono quelle relative a difetti di notifica o di forma, o la multa su strade urbane con unica carreggiata, anche se suddivisa per sensi di marcia. Un altro motivo per contestare la sanzione si può verificare quando l’autovelox non funziona in maniera corretta.
Ecco perché i Comuni e le forze dell'ordine devono sempre controllare la taratura degli strumenti. Infine, una multa può essere annullata anche se scade l’orario sul ticket e l’auto è sulle strisce blu, o se l’ausiliario del traffico è “abilitato”.