Si ritorna a parlare di un tema di grande attualità per tutti gli automobilisti: gli autovelox. Ed in particolar modo della nullità delle loro multe. Vediamo insieme quando una multa è da considerarsi nulla. A spiegarcelo è la Suprema Corte di Cassazione, che con la recente sentenza numero 12231 ci ha illustrato alcune importanti novità. Autovelox, telelaser e apparecchi simili utilizzati per il controllo della velocità si sono rivelati essere degli ottimi strumenti per prevenire gli incedenti sulle nostre strade. Anche se va ricordato che spesso i comuni ne hanno fatto un utilizzo esagerato, con i malcapitati automobilisti che si sono trovati a pagare delle multe enormi e spesso senza alcuna ragione.

Ma andiamo con ordine.

Quando la multa è nulla?

E' da considerarsi nulla la multa su strade urbane a scorrimento con carreggiata unica, anche se suddivisa per entrambi i sensi di marcia. Insomma, per essere valida la contravvenzione è necessario che il tratto stradale preso in esame presenti almeno due carreggiate e perlomeno due corsie di senso di marcia opposte. Quindi la Suprema Corte di Cassazione, con questa sentenza ha voluto chiarire che la multa è nulla qualore non viene dimostrato in maniera chiara che si tratta di una strada urbana a scorrimento.

Cosa si intende per strada urbana di scorrimento?

A classificare le strade su cui ogni giorno viaggiamo ci pensa il codice della strada, suddividendole in:

  • Autostrade;
  • Strade extra – urbane principali;
  • Strade extra – urbane secondarie;
  • Strade urbane di quartiere;
  • Strade urbane di scorrimento;
  • Strade locali;
  • Percorsi ciclopedonali;

Quando si parla di strada urbana di scorrimento si intende un percorso a carreggiata indipendente o separata da spartitraffico, con almeno due corsie per senso di marcia, ed eventuale corsia riservata alla circolazione dei mezzi pubblici.

In chiusura, è opportuno ricordare che l'apparecchi come autovelox, tutor e simili, sia fissi che mobili, devono essere controllati costantemente dalle forze dell'ordine e dai Comuni per verificare la taratura degli strumenti.

Ovviamente, solo se lo strumento funziona in maniera corretta la multa può considerarsi valida.