La pineta del Parco del Vesuviocontinua a bruciare. Si tratta di un rogo molto esteso che coinvolge circa quindici ettari, fino ai comuni di Ottaviano, Terzignoe S. Giuseppe Vesuviano. Il vento, inoltre, ostacola le manovre di Vigili del Fuoco e Forestale, rendendo tutto più complicato.Brucia tutta la vegetazione ormai da due giorni, senza che si riescano a fermare le fiamme. Nelle prossime ore si deciderà se procedere all'evacuazione della popolazione, dato che il fenomeno non accenna a placarsi. Ulteriori soccorsi arrivano anche via aerea per procedere al difficile spegnimento.
Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, si è messo in contatto anche con il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, e col presidente del Parco Vesuvio, Agostino Casillo, mostrando una certa apprensione, anche perchè le operazioni andranno avanti tutta la notte e fino a mattino inoltrato.
Brucia il Vesuvio: prossima evacuazione?
A detta del sindaco Capasso, se quello delVesuvio fosse un incendio doloso, si tratterebbe di un crimine gravissimo che va a toccare anche coloro che hanno saputo valorizzare la zona, come i contadini che l'hanno resa florida. Il Vesuviobrucia inesorabilmente e la vegetazione, riserva inestimabile di ossigeno, continua ad estinguersi a ridosso diTerzigno e dei comuni limitrofi.
Le fiamme continuano ad alzarsi ed a progredire, alimentate dal vento. I soccorritori stanno davvero tentando l'impossibile per far sì che la vegetazione rimanente sia preservata dall'immane incendio che si sta estendendo col passar dei minuti. Spesso, come ha osservato anche il sindaco Capasso, l'uomo non sa apprezzare né preservare le bellezze naturali che lo circondano e le condanna ad una fine prematura con atti brutali e sconsiderati.
L'area intorno al Vesuvio è rinomata proprio per essere una zona stupenda e ricca di vegetazione, quella che la mano perfida dell'uomo rischia di distruggere per sempre, dimenticando lo stretto collegamento esistente tra la natura incontaminata e la vita umana.