Dopo i numerosi esperimenti condotti negli ultimi tempi, e soprattutto nello scorso anno, gli scienziati dell’Organizzazione Europea per l’Indagine Nucleare (CERN, dalla sigla inglese), hanno presentato nuove prove sulla possibile scoperta di una nuova particella, basandosi sulle anomalie individuate nel dicembre 2015 dal Grande Collisionatore di Adroni (LHC). Stando a quanto affermato dal fisico Tommaso Dorigo, questa particella non coincide con il Modello Standard della Fisica, ossia la teoria più accettata e usata in questo campo. L’articolo dello scienziato Dorigo apparso sul portale scientifico Science 2.0, spiega che l’energia senza precedenti individuata, più simile ad un segnale, rivela un eccesso di coppie di fotoni con una massa di circa 750 gigaelettronvolt (GEV).

In parole povere, potrebbe trattarsi di una versione “potenziata”, con più massa, del Bosone di Higgs: ”Una particella che si disintegra in una coppia di fotoni deve essere un bosone di Higgs, anche se potrebbe trattarsi di un’altra particella, conosciuta come gravitone, chiamata Randall-Sadrum”, ha dichiarato il fisico.

Le importanti scoperte del CERN

Il mese di marzo 2016, è stato altamente produttivo nella raccolta di nuovi risultati, tanto che già si erano alzate voci per quanto riguarda questa nuova scoperta, grazie agli ultimi dati statistici misurati dai rilevatori di particelle Atlas e CMS. Purtroppo però, dato che in fisica si ha bisogno di certezze, non avendo raggiunto i 5 sigma (soglia statistica usata in fisica), non si può ancora sapere con sicurezza assoluta se la scoperta è certa, o se si sia trattato solo di un caso.

Il 2015 è stato un anno cruciale per il CERN: si sono pubblicati infatti oltre 450 articoli scientifici che descrivono nuovi modelli fisici e che si sta cercando di capire a fondo per andare oltre quello che è il Modello Standard. Per quanto riguarda la nova particella, si terrà una conferenza il prossimo mese, in agosto 2016, a Chicago, per confermare o smentire questa importantissima scoperta.