Emmanuel Chidi Namdi, 36enne nigeriano richiedente asilo in Italia, sarebbe morto dopo un'aggressione da parte di un italiano di 35 anni, Amedeo Mancini, un ultrà della Fermana, fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo la ricostruzione, il giovane e la sua compagna, passeggiando in strada, avevano ricevuto offese razziste, la donna era stata insultata e chiamata "scimmia africana", Emmanuel avrebbe reagito per difendere la moglie e così sarebbe partita l'aggressione e il pestaggio da parte dell'ultràs, che lo ha condotto prima in coma e poi alla morte.

La coppia fuggiva dalla Nigeria, dove aveva perso la figlia e i genitori, uccisi dall'oganizzazione terrorista Boko Haram mentre partecipavano ad una funzione in chiesa. Le versioni dell'accaduto sono discordanti, infatti i testimoni raccontano dinamiche diverse. La giovane donna dicedi essersi avvicinata, insieme ad Emmanuel, al Mancini e al suo amico in seguito alle pesanti parole, semplicemente per chiedere chiarimenti. Il suo compagno non avrebbe reagito fisicamentealle offese.

Il messaggio estramamente offensivo di Forza Nuova

Un messaggio non commentabile ed estramamente offensivo è apparso su facebook. Pur essendo stato rimosso, il messaggio è stato condiviso decine di volte e così ne è rimasta traccia.

Le parole fanno riferimento alla triste vicenda di Emmanuel Chidi Namdi. Nel post scritto da Forza Nuova di Vicenza, la morte della povera vittima viene definita "la fine di un verme", si fa riferimento alla situazionedei bambini nigerianidella Nigeria, che da anni subisce persecuzioni da parte dello spietato gruppo terroristico Boko Haram, e al fatto che Namdi sia scappato dalla Nigeria.

L'autopsia

Secondo l'esame autoptico la morte del giovane sarebbe dovuta alla cadutadell'uomo, che avrebbe battuto la testa sul marciapiede, causando un'emorragia celebrale. Sembra probabile che la caduta sia stata provocata dal pugno sferrato dall'ultras. In un primo momento si pensava fosse stato colpito con il palo di un cartello stradale.