È stato reso noto l'esito della tempestiva autopsia eseguita sul cadavere di Emmanuel Chidi Namdi, il 36enne richiedente asilo nigeriano morto a Fermo. L'esame sembrerebbe confermare, almeno parzialmente, la versione dei fatti rilasciata dall'omicida, Amedeo Mancini, e dalla testimone che aveva raccontato una versione sovrapponibile. La morte del nigeriano sarebbe stata causata dalla frattura del cranio dovuta alla caduta, e non da un fendente sferrato imbracciando un cartello stradale, come ipotizzato nelle prime ore. Oltre all'esame autoptico sul cadavere, i medici legali hanno visitato, in carcere, Amedeo Mancini, per verificare la presenza di lividi o segni che potessero fornire indicazioni sulla dinamica dei fatti.
L'esito dell'esame autoptico
Secondo il referto dell'autopsia, Namdi sarebbe stato colpito con un pugno al volto, sferrato con forza tale da arrecare lesioni al labbro e alla mandibola, ma il decesso sarebbe dovuto alla caduta all'indietro dell'uomo, che ha battuto la testa sul marciapiede, rimediando una frattura posteriore del cranio ed un' emorragia. Non viene precisato se la caduta letale dell'uomo sia una conseguenza del pugno ricevuto, come appare probabile.
L'esame autoptico sembra escludere che Emmanuel sia stato colpito con il palo di un cartello stradale, e sembra alleggerire la posizione dell'omicida, che resta indagato per omicidio preterintenzionale, per il quale il ministro Alfano ha invocato il riconoscimento dell'aggravante razzista.
La Boldrini sarà presente ai funerali
I funerali del nigeriano potrebbero svolgersi già nella giornata di domenica, se la Procura autorizzerà la restituzione della salma, essendo già stato effettuato l'esame autoptico. Alle esequie, che si terranno nel Duomo di Fermo, sarà presente la presidente della Camera Laura Boldrini, originaria della vicina Macerata. Probabilmente non sarà la sola Autorità che presenzierà ai funerali. Nel frattempo, il ministro Alfano ha annunciato che alla moglie della vittima è stato concesso lo status di rifugiata.