Polemichein Germania, dove una giovane donna tedesca, Selin Goren, portavoce del Movimento giovanile di sinistra "Solid", vittima di uno stupronel gennaio scorso, ha nascosto fino a pochi giorni fa l'origine etnica dei suoi aguzzini, per evitare che il caso alimentasse sentimenti xenofobi. All'indomani dello stupro, denunciò che era stata violentata da un tedesco, mentre in realtà i responsabili dello stuprosarebbero un gruppo di migranti.
La denuncia contro un anonimo tedesco
La ragazza a gennaio si era recata negli uffici della polizia di Mannheim, nel Baden-Wuttemberg, denunciando di aver subito una violenza sessuale da un gruppo di uomini che parlavano tedesco.
Solo in questi giorni, intervistata dallo "Spiegel", ha svelato che i veri responsabili dello stupro erano un gruppo di stranieri, probabilmente arabi o iraniani, spiegando di aver nascosto la vera etnia degli aguzzini, per non alimentare ostilità e pregiudizio nei confronti dei rifugiati, verso i quali, negli ultimi anni, con il boom di arrivi, in Germania, sono cresciuti sentimenti negativi da parte del popolo tedesco.
La ragazza è un'attivista per i diritti dei migranti
La Goren, leader del movimento di sinistra "Solid", lavora a Mannheim come attivista per l'accoglienza ed i diritti dei migranti. In seguito però ha cambiato idea, e dopo aver fatto outing con lo Spiegel, attraverso Facebook ha rivolto una lettera ad un "migrante immaginario", dicendosi dispiaciuta che l'atteggiamento sessista e violento nei suoi confrontipossa alimentare odio verso tutti i migranti.
"Generalmente, tu, migrante, sei una persona meravigliosa, che merita, come tutti, di vivere una vita libera e sicura", ha scritto la Goren, che afferma di non voler restare zitta ad assistere, mentre altri cittadini razzisti considereranno i migranti quale un problema. La ragazza infine si è detta pentita di aver mentito sulla vicenda, anche se questo dovesse essere utile ad una battaglia Politica in cui crede ciecamente.Nonostante il drammatico episodio, la ragazza intende continuare a portare avanti la battaglia per i diritti degli immigrati sostenuta in questi anni.