Un'indagine della Procura della Repubblica ha portato alla luce una maxi evasione derivante dal contrabbando di alcolici nel comune di Favara (Agrigento). Sono 55 milioni di accise, e 13 milioni di Iva, le tasse evase da un’organizzazione criminale del luogo. La procura accusa 40 persone, di cui 18 sono state raggiunte da un mandato di fermo.

L’inchiesta denominata “Criminal Drinks” vede coinvolto in prima persona Antonio Crapanzano, architetto di Favara e proprietario del magazzino utilizzato nell’azione criminale. Patranzano non è l’unico fermato.

Infatti la Procura rende noti anche i nomi degli altri fermi: Thomas Magrì, Francesco Cimieri, Andre Stolk (straniero non identificato), Alessio Zingoni e altri. Le persone coinvolte in quest’organizzazione criminale non sono tutte residenti nella località siciliana. Per questo motivo l’indagine ha interessato altre città italiane quali: Tortona, Genova, Portalbera, Torino, Cesena, Magnago, San Pietro Mosezzo, Voghera, Sequals e Sarzana.

Come si svolgeva il traffico di alcolici

L’organizzazione criminale agiva in varie località italiane ed europee attraverso dei trasporti fittizi di alcolici presso dei falsi depositi. Questi permettevano ai “clienti” dell’attività criminale di creare i presupposti per l’evasione fiscale in relazione ai prodotti esistenti realmente.

I veri alcolici risultavano trasferiti ai falsi depositi, e quindi potevano essere rivenduti nei vari paesi europei “in nero”.

Come si è scoperta la vendita illegale

Nel 2014 ad un cittadino belga fu rilasciata l’autorizzazione di una licenza per la vendita di alcolici a Favara. Dopo alcuni controlli degli inquirenti, le dimensione di alcuni traffici fece insospettire la Procura.

Infatti il volume degli alcolici trasferito poco si addiceva alle dimensioni ridotte del magazzino.

Dopo alcune verifiche, la Guardia di Finanza scoprì la mancanza di tracce fiscali sulla cessione dei prodotti. In seguito, ricerche approfondite degli investigatori hanno portato alla conoscenza degli interessi economici dell’organizzazione. Stamattina sono scattate le manette per le persone coinvolte nella truffa economica ai danni dello Stato.