Oggi è arrivata la conferma ufficiosa: il corpo trovato nelle acque del Tevere questa mattina dai Vigili del Fuoco è di Beau Solomon, lo studente americano di cui si erano perse tracce da 4 giorni. Ufficiosa perché per avere l’ufficialità c’è bisogno del riconoscimento dei suoi genitori, che in queste ore sono in viaggio per l’Italia.

In Italia per studiare

Il 19enne si trovava nella Capitale per studiare, quando la notte tra il 30 giugno e il 1° luglio era sparito nel nulla. Quella notte gli sono stati rubati portafogli e cellulare. Con la sua carta di credito, inoltre, come hanno fatto sapere i suoi genitori, sono stati effettuati acquisti per diverse centinaia di euro a Milano.

Da qui l’ipotesi che ora con ogni probabilità diventerà realtà: il ragazzo americano è stato ucciso durante un tentativo di rapina e il suo corpo senza vita abbandonato nel fiume Tevere. Solomon, originario dello stato del Wisconsin (dove era iscritto all’Università), si trovava in Italia per frequentare un corso della durata di 5 settimane alla John Cabot University. Da bambino aveva sconfitto una rara forma di tumore e da chi l’ha conosciuto lo ha descritto come un ‘ragazzo sportivo e socievole’.

Scattano le indagini

Beau aveva fatto preoccupare amici e parenti a partire da venerdì notte. Dopo aver trascorso una serata in un pub di piazza Trilussa con il proprio coinquilino e altri amici, il ragazzo si sarebbe allontanato con la scusa di dover andare in bagno.

Da lì in poi, si sono perse le sue tracce. Ora che il corpo è stato riconosciuto come il suo, partiranno indagini approfondite da parte delle forze dell’ordine. Verranno osservate le immagini delle telecamere di sicurezza del quartiere Trastevere e verranno esaminate con attenzione le transazioni effettuate con la carta di credito del defunto in alcuni negozi di Milano.

Sul suo corpo senza vita sono evidenti le prove di una violenta colluttazione: Beau ha subito una ‘profonda ferita alla testa’ (compatibile con una caduta dall’alto) e la sua camicia bianca era sporca di sangue. Ora l’Istituto di Medicina Legale dell’Università ‘La Sapienza’ effettuerà un’autopsia sul suo cadavere per capire, una volta per tutte, le cause della morte del ragazzo americano.