Sembra ridicolo affermare che gli antichi osservassero le stelle usando un telescopio, eppure i ricercatori dell'Università di Nottingham Trent, nel Regno Unito, sono i responsabili di una scoperta significativa. Una struttura megalitica, di circa 6000 anni di antichità, con passaggi stretti e lunghi, veniva usata per osservare il cielo notturno. Questo poteva avere un significato particolare soprattutto per gli iniziati, che credevano di ricevere un potere speciale osservando le stelle dal suo interno. Lo studio è stato presentato durante la Riunione Nazionale di Astronomia Britannica.

Il sito sacro potrebbe essere stato usato per celebrare riti, durante i quali gli iniziati passavano una notte all'interno della struttura, illuminati solo dalla luce delle stelle, che irradiava anche l'entrata della costruzione. Gli astronomi credono che si tratti di una delle prime strutture usate per poter osservare il cielo notturno, paragonabile ad un telescopio moderno.

Il telescopio in pietra per osservare le stelle

Fabio Silva, dell'Università di Galles Trinity San David, ha segnalato che questa struttura formata da sette pietre era perfettamente allineata con una delle stelle più brillanti della costellazione del Toro, Aldebaran. La prima apparizione di questa luminosa stella durante l'anno, dopo la sua lunga assenza dal cielo notturno, poteva essere un'indicazione delle zone di migrazione per i pastori durante l'estate.

Questa abilità di poter individuare i cambi delle stagioni poteva essere vista come una dote segreta, dato che gli iniziati in questa specie di enorme tomba, entravano in contatto con i propri antenati, e solo dal suo interno era possibile vedere la stella Aldebaran.

Senza nessun tipo di lente o strumento particolare, era possibile ammirare e distinguere in maniera precisa i corpi celesti.

L'astronomia antica è certamente un aspetto importante da considerare e da studiare, e gli astronomi inglesi ci tengono particolarmente a farlo, inserendo spesso tematiche di astronomia culturale nei loro convegni. Una scoperta davvero significativa che dimostra ancora una volta come i nostri predecessori, avessero sviluppato allo stesso tempo, Scienza e spiritualità.