Un altro attentato terroristico spaventoso, un'altra serata di terrore come quella di Charlie Hebdo, del Bataclan o quella di Dacca: 84 morti il bilancio provvisorio dell'ennesima 'follia', un camion che irrompe all'impazzata sulla celebre 'Promenade des Anglais' di Nizza, stracolma di persone all'inverosimile per i festeggiamenti del 14 luglio.

Le notizie sono ancora frammentarie ed ecco perchè occorre usare la massima cautela: nel momento in cui vi stiamo scrivendo mancano all'appello quattro cittadini italiani che non sono ancora riusciti a mettersi in contatto con i propri cari e a dare notizie di sè.

Ultime news strage di Nizza, venerdì 15 luglio 2016: 'Basta foto' l'appello social

Dopo quegli attimi tremendi, le prime immagini dell'orrore e i primi appelli su Twitter: 'Per favore, siate responsabili, non diffondete immagini delle vittime'. Ha cominciato la Procura di Nizza, seguita dalle autorità governative francesi che hanno cercato di fermare il propagarsi di foto e video che documentavano quei terribili attimi vissuti ieri sera a Nizza.

Gli utenti sui vari social, Twitter e Facebook in testa, cercavano disperatamente notizie e invece si ritrovavano di fronte l'orrore della morte. Un dramma ha bisogno di rispetto ed ecco perchè, sin da ieri sera, i social hanno azionato i loro algoritmi, provvedendo a cancellare tempestivamente le immagini, spesso cruente e terrificanti, di quanto accaduto sulla 'Promenade des Anglais'.

Attentato Nizza, ultime notizie venerdì 15 luglio: 'Segnalateci tutti i video e le foto'

Il Corriere della Sera l'ha chiamata 'pornografia della morte', il vero culto di chi ha ideato e progettato la strage di Nizza: da qui, dobbiamo ripartire, usando la logica del buon senso.

E allora 'se doveste vedere un contenuto scioccante, prima di tutto evitate di diffonderlo' è l'appello lanciato dal governo francese 'Segnalateci tutti i video e le foto'.

Prima di tutto, rispetto per le vittime, per i martiri di questo ennesimo e tremendo atto di crudeltà, rispetto per le loro famiglie.

E allora #prayfornice, #recherchesnice, #jesuisnice, #prayersforfrance, ricordandoci che il massimo rispetto nasce da una coscienza collettiva.