È successo a Vico Equense, vicino Napoli, dove una ragazza di appena quindici anni, è caduta vittima della violenza di un gruppo di ragazzi che aiutati dal presunto fidanzato di lei le hanno teso una trappola. Appartatasi con lui che credeva essere il fidanzato che l'amava, tanto da acconsentire a filmare il loro rapporto, si è vista presentare il ricatto: o faceva sesso con 11 suoi amici, oppure il video sarebbe finito su internet attraverso Facebook.

Il ricatto

Con in mano il video, è scattato il piano del ragazzo che prevedeva la violenza di gruppo.

Lui era il più grande, gli altri tutti adolescenti hanno 14 anni, tranne uno che ne ha meno e al momento non può essere considerato indagato. La violenza non si è limitata a quell'episodio, in quanto anche lo stupro di gruppo è stato ripreso e usato come metodo di ricatto nei confronti della ragazza, che si è trovata chiusa in un tunnel senza uscita.

La denuncia

Non sapendo più cosa fare per uscire da questa terribile situazione, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori e in seguito sporgere denuncia presso i carabinieri. Le forze dell'ordine preso atto della vicenda, hanno aperto un'indagine ufficiale e condotto la giovane in ospedale. Qui oltre a essere curata dall'equipe medica, è stata supportata anche da una psicologa del centro sanitario, che sta cercando di farle superare il dramma interiore.

Ennesimo caso di violenza tra adolescenti

Ancora un caso di violenza perpetrata tra giovani adolescenti, che utilizzano la tecnologia e i social network come forma di arma impropria, volta a soggiogare la mente di chi si trova con le spalle al muro. Un video, una foto un po' compromettente può diventare pericolosa più di un'arma da fuoco.

Siamo in un'epoca dove con un click tutto può finire in un attimo davanti a milioni di persone. Nonostante si cerchi di sensibilizzare i giovani a non praticare violenza o atti di bullismo verso altre persone, il fenomeno sembra lontano da essere debellato. Forse ci vogliono delle leggi che permettano di perseguire i giovani come persone adulte, in modo da cercare di dare un esempio e un segnale forte. Un pugno duro che funga da deterrente per il futuro.