Nonostante i numerosi spot e le campagne contro l'abbandono degli animali in estate, ancora tanti cinici e spregiudicati soggetti si liberano, come se nulla fosse, dei loro amici animali. A Ferragosto gli agenti della Polizia municipale hanno ritrovato in un casolare abbandonato, a Reggio Emilia, la carcassa di un cane da pastore tedesco.

Cane legato a rete con corda di un metro

Il caneera stato abbandonato da una o più persone qualche giorno prima del ritrovamento. Gli agenti della Polizia municipale sono intervenuti a seguito di una segnalazione anonima.

L'animale era stato legato a una rete metallica con un corda di circa un metro. I disumani proprietari non gli avevano lasciato né acqua, né cibo. Il povero cane è morto così di fame e sete. Una fine tremenda. Gli agenti si sono messi alla ricerca dei proprietari del cane ed invitano tutti coloro che hanno visto persone o vetture sospette nei pressi della cascina abbandonata a segnalarlo. L'abbandono e il maltrattamento di animali sono reati penali, quindi i proprietari del cane morto nel casolare, a Reggio Emilia, rischiano grosso.

Gli agenti della Municipale ritengono che il pastore tedesco sia morto dopo tante ore di agonia. Il cane non aveva nulla da bere e mangiare. Sarà difficile, per gli investigatori, scoprire chi ha abbandonato l'animale anche perché non è stato ritrovato nessun microchip sulla carcassa.

Abbandono animali: poche condanne

Legare il proprio cane a una rete metallica e lasciarlo solo, senza acqua e cibo, per giorni. Un comportamento abietto, orribile, che fa riflettere sull'immensa insensibilità di tante persone. L'Enpa e molte altre associazioni che difendono gli animali si battono da anni contro il triste fenomeno dell'abbandono degli animali.

Quest'anno, ad esempio, l'Enpa ha promosso l'ennesima campagna per sensibilizzare la popolazione sulla gravità dell'abbandono degli animali e per invitare chi assiste a un abbandono a segnalarlo alle autorità. L'Enpa ha ricordato più volte che, sebbene l'abbandono di animali sia un reato penale, i condannati sono ancora pochi.