Tragedia a Bologna, oggi pomeriggio, in un appartamento in via Benini, zona San Donato. Un bimbo di 8 anni era in casa col nipotino di 3 anni (figlio della sorella) e, per cause da chiarire, ha rotto il vetro della porta finestra. Il destino ha voluto che un pezzo di vetro gli recidesse un'arteria. Inevitabile l'emorragia. Quando la madre e la sorella del minore sono tornate a casa (erano andate a fare spesa in un supermarket vicino) hanno trovato il bimbo in un lago di sangue.

Pezzo di vetro ha reciso arteria bambino

Il piccolo Alessandro era nato a Bologna da padre capoverdiana e madre sudanese.

Un terribile incidente è costato la vita a un bimbo. Il frammento del vetro della porta finestra, infatti, è andato a conficcarsi nella gamba destra del piccolo. Dall'arto è iniziato ad uscire molto sangue, finché il minore non è morto dissanguato. Una tragedia immane che, forse, si sarebbe potuta evitare se la madre non avesse lasciato il bambino solo in casa. La donna, non appena ha visto il figlio per terra, in una pozza di sangue, si è sentita male ed è stata trasportata in ospedale. Sul posto sono arrivati immediatamente i poliziotti e Antonello Gustapane, pm di turno.

Gli investigatori stanno cercando di scoprire la ragione per cui il vetro della porta finestra si è rotto. L'ipotesi più accreditata è quella dell'urto accidentale.

Probabilmente il piccolo stava giocando col nipotino ed ha dato un colpo, involontariamente, al vetro che si è frantumato.

Bambino morto in un palazzodi edilizia popolare

Il dramma si è consumato in un appartamento al terzo piano di un palazzo di edilizia popolare. La donna capoverdiana e la figlia 24enne avevano deciso di recarsi al supermarket per comprare qualcosa.

Visto che il negozio è vicino, avevano pensato di lasciare i due piccoli in casa. Tale decisione, però, si è rivelatafatale. Mai lasciare bimbi così piccoli soli in casa! Adesso la capoverdiana rischia l'accusa di abbandono di minore con l'aggravante della morte. Ricordiamo che il reato di abbandono di minore si può concretizzare anche in ambito domestico, quando non si adempie, in qualunque modo, all'obbligo di custodia o cura del minore.