Mentre l'Italia piange le vittime del violento terremoto che ha sconvolto tutta l'area centrale del suo territorio, distruggendo interi paesi, arriva dalla Birmania la notizia di un'altra violenta scossa di magnitudo 6.8, della scala Richter, che avrebbe colpito una vasta area rurale.
Lo riferisce il centro cinese terremoti (Cenc), evidenziando la violenza del sisma, per fortuna attutito dalla profondità dell'epicentro, ben 91 km. L'area interessata sarebbe a 190 km a sud-ovest della città di Mandalay, la zona dei Templi, ma il terremoto, di inusitata violenza, sarebbe stato avvertito anche in Bangladsh, India e Thailandia.
La notizia è confermata dal Centro Sismologico Europeo, mentre un'ondata di annichilito stupore si abbatte su questa umanità già tanto provata da conflitti e problemi di ogni sorta.
Una giornata da ricordare
Una giornata sconvolgente quella di oggi, 24 agosto 2016, una giornata che segna con scenari tragici l'immaginario collettivo, scavando nelle coscienze di ciascuno e stimolando il contributo solidale alle vittime di tali calamità naturali.
È una giornata che sembra non avere mai fine, in cui un'onda terribile si propaga lontano, fino ai confini di un mondo che non ci appartiene culturalmente, ma che è parimenti devastato dalla forza sovrastante della natura.
Il sisma che ha colpito la Birmania sembra, fino a questo momento, non aver causato vittime, tenuto conto anche dell'area interessata, prevalentemente rurale, ma ci sono stati numerosi feriti, anche in altre zone.
Ovviamente le notizie arrivano con una certa difficoltà, stante anche l'imminenza del tragico evento, ma l'ambasciata italiana a Rangoon ha prontamente rassicurato in merito all'eventuale presenza di italiani tra i feriti.
La sede diplomatica, infatti, in raccordo con l'unità di crisi della Farnesina, prosegue con le verifiche, in collaborazione con le autorità locali.
Si attendono notizie più dettagliate.
Mentre il mondo oggi si stringe attorno alle vittime di una forza imperscrutabile, oscura, imprevedibile e forse ancor più temibile.Una forza che può cancellare interi paesi o vestigia di culture millenarie, come in Birmania, ma che spinge l'uomo ad amare l'altro.