Come scrivono Il Sole 24 Ore, Il Fatto Quotidiano, TG COM24: "Il presidente del Centro di cultura islamica di Ferrara è stato espulso per motivi di sicurezza con un provvedimento del ministro dell'Interno Angelino Alfano". La notizia piomba nel bel mezzo di polemiche sui migranti stessi esplosive, con richieste in questi giorni per certa vicenda - una villa non autorizzata per l'accoglienza- gestita malissimo, con conseguenti richieste dell'opposizione di dimissioni per l'Assessore Sapigni - fan della Boldrini - ( vedi photo in versione pop) e persino per il Sindaco che pure ha cercato di gestire certa politica dell'accoglienza.

Tale espulsione ufficiale è un altro vaso di Pandora aperto, dopo anni e anni di gestione della questione sia migranti che radicalismo islamico sempre sottovalutata dal PD locale allineato sulle posizioni buoniste del Pd nazionale al governo.

Un insospettabile edile

Il soggetto espulso sembrava perfettamente integrato con la comunità di Vigarano, piccolo comune a due passi da Ferrara. Un ancora giovane edile anche di successo, pare persino coinvolto per la ricostruzione postsismica del 2012. Il sindaco di Vigarano, la pieddina Paron ha commentato sulla stampa locale la grave notizia, cadendo dalle nuvole. L'edile filo isislamico pare si sia radicalizzato solo da poco tempo, diventando un vertice della comunità islamica cittadina.

Che finora per la cronaca non aveva mai destato preoccupazioni; anzi da tempo si dissociava puntualmente dalle varie stragi francesi ed europee degli ultimi anni e appena poche settimane fa aveva aderito con rappresentanti ufficiali alle messe inter-religiose, promosse dalla Francia, dopo l'ultimo attentato mortale con vittima il parroco nei pressi di Rouen.

Secondo alcune fonti, l'albanese filo radicale islamico in questione ed espulso, persino sarebbe stato presente in tale messa speciale svoltasi anche a Ferrara.

Informazioni ambigue

La stampa nazionale parla e scrive tutta quanta di un Presidente e Capo islamico di Ferrara. Quella locale, almeno in queste ore, di un semplice esponente islamico di un non meglio precisato Centro islamico stesso ferrarese.

Non si capisce molto tale probabile edulcorazione. A Vigarano dove risiedeva non esistono centri culturali islamici, a Ferrara si, almeno secondo la mappa in merito oggi illustrata da una delle principali testate locali ferraresi. Un referente ufficiale della comunità islamica di Ferrara ha affermato di non conoscerlo, anche se l media nazionali scrivono di una figura di vertice. In ogni caso, e qualcuno tempo fa aveva sollevato la questione, il principale centro culturale islamico di Ferrara è a due passi dal noto petrolchimico della città estense, tra i più grandi d'Europa. Non si è mai capito come mai, al di là, della finora tranquillità della comunità islamica in generale (nell'area piu critica delle tensioni multietniche in città, da altre etnie la problematicà in primo piano anche a livello nazionale), essendo tale complesso industriale di interesse strategico e teoricamente sottoposto alle leggi antiterrorismo, sia stato autorizzato un centro islamico proprio in tale area.

Infine, non si capisce come un presidente della comunità islamica ferrarese del genere non abbia mai suscitato dubbi nella comunità stessa che da tempo si è impegnata a segnalare soggetti a rischio radicalizzazione terroristica. Riassumendo, il fatto è comunque clamoroso, svolta sicura per il PD locale, foriera di bufere politiche. .