ISIS, una bomba esplodenello zaino del terrorista, che ha tentato di innescare l’ordigno, dentro una chiesa gremita di gente. L’uomo, armato di una bomba e un’ascia, è entrato dentro una chiesa affollata, durante la messa domenicale a Medan, capoluogo della provincia Nord di Sumatra, in Indonesia, ma la sua bomba ha preso fuoco, piuttosto che esplodere. Durante l’omelia, il kamikaze dell'ISIS,ha preso i cavi della bomba e li ha collegati, ma l’ordigno ha ferito solo lui. Identificato come Ivan Armadi Hasugian, 18 anni, è entrato in chiesa alle 8 del mattino per la Messa di Domenica.
Alcuni testimoni hanno visto il kamikaze alzarsi improvvisamente dal suo posto e correre verso il prete vicino all’altare, ma la bomba che aveva nello zaino non è esplosa. Anzi, lo zaino ha preso fuoco e l’uomo è rimasto ferito.
Il kamikazeè stato fermato dai fedeli
La chiesa è quella cattolica di San Giuseppe, e il prete si chiama Albert Pandiangan, 60 anni. Il militante dell'ISISsi è precipitato verso il sacerdote e ha cercato di pugnalarlo, prima di essere immobilizzato immediatamente da alcuni fedeli, e successivamente ha consegnato alle autorità. Il sacerdote è uscito illeso dall’attacco terroristico, ad eccezione di qualche graffio sul braccio. La polizia ha detto ai media locali che l'uomo stava trasportando oggetti contrassegnati con l'insegna dello Stato islamico - ISIS, e ha ferito il prete con un'ascia prima di essere catturato.
Cresce l’ansia per gli attacchi terroristici
L’Indonesia è da anni obiettivo di attacchiterroristici da parte di estremisti musulmani. Il più grande attacco nel paese si è verificato nel 2002, quando i terroristi hanno bombardato le discoteche sull'isola di Bali, uccidendo 202 persone, tra cui 88 australiani. Da allora, il governo ha iniziato una massiccia repressione delle cellule terroristiche dell’ISIS.
Ma l'incidente presso la chiesa di Medan, terza città più grande dell'Indonesia, segna quest'anno il secondo attacco terroristico nel paese.
Lo Stato islamico, noto anche come ISIS, ha invitato i sostenitori in tutto il mondo a compiere attacchi nei luoghi in cui risiedono, piuttosto che unirsi al gruppo militante in Siria, Iraq e Libia.
Il 14 gennaio, quattro uomini hanno attaccato il quartiere degli affari della capitale dell'Indonesia, Giacarta, con le pistole ed esplosivi, uccidendo quattro persone. Lo Stato Islamicone ha rivendicato la paternità.