Striano, dal latino Histrianus, è un piccolo comune in provincia di Napoli, situato nella Valle del Sarno. Si tratta di una cittadina tranquilla che conta poco più di 8mila abitanti. È il classico posto dove non succede mai nulla di nuovo, o quasi. Eppure in questi giorni Striano è finito al centro della cronaca… a luci rosse.

Striano, il video a luci rosse tra l’imprenditore e la commerciante

Da qualche tempo circola in rete un video aluci rossecon protagonisti un imprenditore di Poggiomarino e una nota commerciante della zona. Il video è finito in rete (non è difficile immaginare da chi), su uno dei più famosi siti per adulti.

Le scene durano meno di 1 minuto, 58 secondi per l’esattezza; tempo sufficiente a far gridare allo scandalo, forse rovinare una o due famiglie, certamente fonte di battutine. In città è quasi inevitabile parlarne così come sono inevitabili i disagi creati alla donna che, pare, sia stata costretta a chiudere la sua attività per un periodo di vacanza forzato, in attesa che la gente si stanchi della vicenda.

Scandalo a luci rosse a Striano: parla il parroco

La vicenda è giunta anche a Don Michele Fusco, parroco della chiesa di S. Giovanni Battista, che in occasione della messa domenicale ha chiesto di porre un freno alle chiacchiere e alle malignità. Insomma, più che parole di condanna verso i protagonisti del video hot, monito contro chi in queste ore giudica e scaglia la prima pietra.

Filmini a luci rosse: c’è un precedente

A quanto pare Striano non è nuova a vicende del genere. Negli anni 90ci fu un altro filmato a fare scandalo. Quella volta furono coinvolto un assessore e altri professionisti della zona che intrattenevano delle relazioni con alcune casalinghe. Gli incontri furono filmati e resi di dominio pubblico, fin quando non intervenne la polizia.

Una mattina di luglio, gli agenti si presentarono alla porta di un maestro elementare con la passione per le riprese video: sapevano già cosa cercare. Portarono via cinque scatoloni contenenti delle videocassette, tutte con contenuti pornografici. Non video qualsiasi: impressi sui nastri c’erano le performance delle casalinghe della zona e dei diversi professionisti.

Le indagini partirono dopo la denuncia presentata da una donna che riferì di essere stata ripresa mentre era in intimità con il suo amante. Le donne coinvolte nella vicenda erano attrici a luci rosseinconsapevoli, erano all’oscuro della presenza di una videocamera.