Quando si parla di cani, le notizie che maggiormente vengono riportate alla ribalta nazionale sono sempre quelle relative a tragici incidenti, dove la maggior parte delle volte , il problema è causato dall’uomo incapace di comprendere il linguaggio canino e carpire i segnali di disagio. Raramente si parla di cani da soccorso e di tutto quello che fanno per salvare vite umane, come è accaduto negli ultimi giorni durante il Terremoto di Amatrice.

Il compito dei cani da soccorso durante il terremoto

I cani da soccorso sono arrivati da tutta Italia, hanno sfidato le scosse e la cappa di polvere provocata dai continui crolli e sono riusciti a fiutare le tracce delle persone sepolte sotto cumuli di detriti, permettendo ai soccorritori di iniziare tempestivamente le operazioni di recupero.

Le unità cinofile, squadre speciali composte dal binomio cane e soccorritore, insieme alle forze dell’ordine hanno strappato dalla morsa della morte adulti e bambini sepolti sotto le macerie del terremoto che nei giorni scorsi ha colpito Amatrice e tutto il centro Italia. Il contributo dei cani da soccorso, è stato fondamentale non solo per salvare moltissime vite umane, ma anche nelle segnalazioni utili al ritrovamento delle persone per le quali purtroppo non c’era più nulla da fare, permettendone così il loro recupero ed il riconoscimento.

I cani da soccorso, gli eroi a quattro zampe del terremoto di Amatrice

Tra i cinquanta eroi a quattro zampe, che hanno aiutato le persone colpite dal terremoto di Amatrice, ci sono cani di tutte le razze e taglie, tra cui J, per gli amici Gioia un piccolo jack russel che grazie al suo infallibile fiuto da cane da caccia nelle tane è riuscito a penetrare nelle macerie più ostiche rintracciando cinque persone considerate disperse.

Corto, invece è un labrador di quattro anni, l’unico nato ad Amatrice, il cui proprietario è un volontario del luogo, è stato lui a ritrovare un intera famiglia ed un bambino di otto mesi purtroppo deceduti. Ad Amatrice tra le tante unità cinofile accorse, stanno lavorando anche sette cani del centro cinofilo di Firenze: due pastori tedeschi preparati alla ricerca di persone vive, due addestrati a fiutare il sangue e cadaveri, e due cani di razza Bloodhound, detti cani molecolari, specializzati a fiutare le tracce, che vengono utilizzati per prevenire lo sciacallaggio.

Tutti i cani da soccorso hanno in comune un addestramento di base che a volte più durare più di due anni, ed esercitazioni costanti almeno due volte alla settimana. Il loro impiego nelle unità cinofilepuò durare sei o sette anni, ed il loro impegno, nelle operazioni di soccorso, viene sempre ricompensato con un pezzetto di cibo, una pallina, o un giochino, e dalle lodi e carezze del loro conduttore.

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