Non ce l'ha fatta Ciro Ciocca, lo studente molisano accoltellato in Francia e si fa spazio l'ipotesi che possa essere stato un caso di suicidio.Ciro Ciocca, 21enne il mese prossimo, erapartito da Riccia (Campobasso) per il progetto di mobilitazione studentesca erasmus. Nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 venne accoltellato più volte nella sua abitazione - sembra - per un tentativo di furto. L'ipotetico aggressore avrebbe dovuto sottrarre al ragazzo un telefonino e un pc.Il giovane viene immediatamente ricoverato ma, cinque giorni dopo la presunta aggressione, muore.

L'ipotesi di suicidio

Le innumerevoli coltellate, la corsa in ospedale e l'aggravamento, fino al decesso cinque giorni dopo l'avvenuto. La vicenda e i commenti riportati sul web dai familiari fanno pensare sempre più al suicidio.

Il fratello Gianluigi è il primo a dare notizie:"non doveva succedere a lui" pubblica su Facebook, come riporta l'ANSA, alle 2,16 della notte dell'avvenuto. Poi, rivolgendosi a Dio: "se esisti davvero fa qualcosa!". Ancora la frase del pomeriggio seguente "che cosa strana che è la vita" e il post della fidanzata di Ciro: una grande foto in bianco e nero dei due in primo piano ed un semplice "ti amo".

La notizia non ha scosso solo l'intero comune di 5000 abitanti, ma anche il Presidente della Regione Molise che immediatamente ha dichiarato su Facebook: "Sgomenti e addolorati per la notizia dell'accoltellamento a Parigi di Ciro Ciocca.

Esprimiamo il più profondo cordoglio alla famiglia, ai genitori e al fratello, siamo vicini alla comunità di Riccia scossa da una morte che non trova consolazione. Ciro era partito con i sogni dell'Erasmus, è inaccettabile che qualcuno glieli abbia spezzati per sempre. Chiediamo al Governo italiano di impegnarsi con le autorità e le istituzioni francesi per fare luce su un atto di violenza tanto efferata".

Poche ore fa il post sulle nuove rivelazioni

In queste ore le indagini della gendarmeria francese vanno avanti mentre il corpo del ragazzo viene sottoposto all'autopsia. Il procuratore capo di Campobasso, Armando D'Alterio, ha aperto un'inchiesta per l'ipotesi di istigazione al suicidio. I familiari, che erano volati a Parigi per l'accaduto senza lasciare alcuna dichiarazione, si sono recati nuovamente in Italia per essere ascoltati dai Carabinieri del comune molisano.