Dario Fo censurato dalla Turchia. Le purghe del presidente Erdogan colpiscono anche le compagnie teatrali che portano in scena pièce di William Shakespeare, Anton Cechov, Bertold Brecht e, appunto, Dario Fo. Il premio Nobel italiano è rimasto colpito dalla decisione turca ma si sente onorato perché è stato censurato assieme a dei grandi del teatro e della letteratura. Il letterato di Sangiano ricorda che, 20 anni fa, in Turchia incendiarono un hotel in cui soggiornavano attori che interpretavano una sua opera.
Dario Fo reputa la censura un attacco alla democrazia
Dopo il recente golpe in Turchia, Erdogan ha attuato misure drastiche per evitare episodi simili e punire i rivoluzionari. A rimetterci, però, sono state anche l'arte e la cultura. Niente compagnie teatrali, in Turchia, che rappresentano opere di autori dell'Occidente, come Shakespeare e Fo. Quest'ultimo è stupito dalla decisione di Erdogan, che riflette l'intenzione di annientare la cultura democratica occidentale, ovvero la democrazia. Fo, comunque, non ha rinunciato alla sua celebre ironia, sottolineando che invierà presto una lettera di ringraziamento ad Erdogan in quanto lo ha contemplato in una 'nobile cerchia'.
Unico artista vivente tra i censurati
Nella lista nera di Erdogan è finito, dunque, anche il grande attore, drammaturgo, poeta, scrittore, pittore e attivista italiano Dario Fo. Il presidente turco diventa sempre più diffidente verso gli stranieri, o meglio gli occidentali. Fo ha diffuso un video in cui sottolinea che, secondo lui, Erdogan lo ha voluto censurare perché attualmente sta presentando a Cesenatico una mostra di pittura su Darwin, uno dei più grandi pensatori.
Il premio Nobel ha ricordato che Darwin è stato offeso e processato perché sosteneva che l'uomo non si sviluppada Dio ma da altri animali. Una visione rivoluzionaria che ancora scuote, e molto, l'opinione pubblica. La decisione presa dalla Turchia nelle ultime ore ne è chiara dimostrazione.
La Turchia contesta l'arte di grandi intellettuali e drammaturghi del calibro di Shakespeare, Cechov e Fo. Il drammaturgo di Sangiano ha notato che lui è l'unico vivente tra gli artisti purgati dalla Turchia.