Siria -In un video-messaggio di circa 22 minuti, diffuso da Info-Aut, circuito mediale vicino agli antagonisti, un foreign fighter italiano si rivolge alla classe dirigente italiana e a quella europea. Il giovane, che si suppone sia il torinese Davide Grasso, 36 anni, già noto per la sua attività nell'ambito dei No-Tav, partito da qualche mese per Rojava, imbraccia un Kalashnikov mentre parla e ha il volto coperto.

Dopo essersi rivolto al popolo italiano, prende di mira il nostro premier, Matteo Renzi. Secondo un copione ormai ben noto, le sue parole sono immediate e, al di là delle usuali retoriche auto-celebrative, dense di accuse rivolte a Renzi, alla Mogherini, a Staffan de Mistura e infine a Matteo Salvini.

Si definisce un combattente italiano delle Ypg, da mesi in Siria, militante tra i Curdi nella lotta contro l'Isis e la Turchia, e dichiara di trovarsi nel nord del Paese nei pressi di Kobane, città interamente curda.

"Dica da che parte sta"

Rivolgendosi a Renzi, alla Mogherini, rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, e a de Mistura, rappresentante dell'Onu per la mediazione in Siria, pone un'unica domanda: "Dica da che parte sta, se dalla parte di chi combatte l'Isis, o di chi lo usa".

L'accusa è pesante e sottende il perpetrarsi dei nostri "buoni" rapporti con la Turchia e con l'Arabia Saudita, colpevoli di "foraggiare" lo Stato Islamico. E qui cita come esempio la presa della città di Jarablus, in mano al Daesh da due giorni, occupata senza alcun combattimento.

Forse solo uno scambio di territorio.Il giovane, dettagliatamente, chiarisce la situazione del posto e si scaglia contro il "nemico invisibile", quello che pugnala alle spalle attraverso accordi internazionali.

Renzi "cinguetta" su Twitter

"Invece di cinguettare su Twitter - dice a Renzi - si assuma le sue responsabilità e interrompa ogni rapporto, di qualsivoglia natura, con la Turchia".Accuse analoghe sono state poi indirizzate alla Mogherini e alla politica europea, che ancora finanzia il sultano Erdogan.

Infine, rivolgendosi a de Mistura, lo dichiara colpevole di aver escluso dalle trattative di pace i Curdi.

Il tono si fa più violento nei confronti di Salvini, paragonato ad un "avvoltoio" che, ad ogni attentato, si cala sui cadaveri ancora caldi delle vittime, pronto ad imbastire la sua "propaganda da quattro soldi".E per finire, accompagnato da una raffica di colpi sparati in aria, si leva il grido che sigla ogni vera rivoluzione: "Hasta la victoria siempre!".