Prosegue, senza soste, il massiccio impiego dei droni a supporto del lavoro dei Vigili del fuoco nelle zone terremotate. Un'attività complessa, che richiede notevole preparazione tecnica. Effettuate finora, dall’inizio dell’emergenza, circa nove ore di volo grazie ai sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, i cosiddetti “Sapr”, in due versioni, ad ala fissa o rotante. I primi sono utili per le aeromappature, i secondi sono fondamentali per le documentazioni panoramiche e dei soccorsi, e non solo.
Salvaguardia della sicurezza del personale
L’utilizzo dei “Sapr” ad ala rotante è importante anche a sostegno delle squadre impegnate nelle ricerche in edifici pericolanti, salvaguardando la sicurezza del personale in azione, e per attività di verifica in situazioni di effettivo pericolo.
I reparti volo di Venezia e Pescara garantiscono il tempestivo dispiegamento di operatori e mezzi. L’utilizzo dei “Sapr” avviene in stretta collaborazione con i nuclei Topografia applicata al soccorso, più noti come “Tas”.