La richiesta d'amicizia arriva da una ragazza carina, bionda, ammiccante, dal nome straniero (il più delle volte è Stephanie). Basta un click per accettare, si scambiano i primi convenevoli, poi si passa in chat; da lì ad arrivare a forme di comunicazioni più intime, come Skype, il passo è breve.

Ecco come sono accalappiate le 'vittime', quasi sempre di sesso maschile: uomini che vengono attratti come api sul miele dalla conturbante esca e convinti di aver fatto una conquista si lasciano trascinare ingenuamente. In realtà, scopriranno più tardi, si tratta di estorsione via web,o, come l'hanno definita gli anglofoni, ‘sextortion'.

Ricatti a luci rosse via web

E’ persino banale, la storia dei ricatti a luci rosse via web, eppure molti continuano a farsi truffare attratti irresistibilmente dalla bionda procace che fa intravedere ulteriori sviluppi, oltre la chat e skype. Un vero e proprio boom, negli ultimi tempi, che non conosce crisi. In soli due anni, le denunce pertruffe on line a sfondo sessuale sono addirittura quadruplicate: da 400 (nel 2013) sono passate a 1700 (nel 2015).

Gli esperti però avvisano che sono una minima parte, visto che moltissimi si vergognano di chiedere aiuto e decidono di tacere: un fenomeno le cui dimensioni sono impossibili da stabilire, ma possiamo immaginare che solo uno su quattro trova il coraggio di denunciare l'accaduto; quindi, sarebbero almeno 7mila le persone cadute nel tranello a luci rosse via web e questo solo nel 2015.

La Polizia Postale: 'Molti cedono ai ricatti online'

Le Truffe a luci rosse coinvolgono anziani, adulti con famiglia, giovani e meno giovani, adolescenti; insomma, tutte le fasce di età. Vasta possibilità di scelta per i pagamenti: partendo dalle carte prepagate ai servizi di money transfer, fino a Paypal, ma le soluzioni possibili sono tantissime tra le tante transazioni virtuali che lasciano pochissime tracce.

'L’unica certezza, in queste situazioni, è che non c'è mai contatto fisico - avverte la polizia postale - dal momento in cui si decide di versare il denaro, è l'inizio di una lunga serie di estorsioni. L'esca per attirare i malcapitati è sempre una donna molto avvenente, o una studentessa, che entra in contatto con una scusa; il secondo passaggio è passare dalla chat a Skype, e qui si lasciano convincere a fare qualcosa (di molto riservato) davanti alla web cam'.

Le minacce

Quel che non immaginano, è che la biondona di turno ha registrato tutto, ma proprio tutto, per poi passare alle minacce: 'Se non paghi ti rovino la vita, mettendolo online, e lo vedranno i tuoi colleghi, i tuoi figli, tua moglie e chiunque altro'. Dietro ci sono vere e proprie organizzazioni criminali, che in un meccanismo semplicissimo hanno trovato la classica gallina dalle uova d'oro. Quindi, occhio: navigatore avvisato...

Per gli aggiornamenti premi 'segui'