Una bimba di due anni di origini straniere, residente a Messina, è deceduta in circostanze drammatiche dopo aver ingerito un palloncino gonfiabile.

Un gioco divenuto tragedia

Doveva essere un gioco innocuo, un palloncino di quelli che quando li gonfi si riempiono d'aria e trasformano quei pochi centimetri di gomma in creature meravigliose, come animali, supereroi, animali e tanto altro.

Un sogno da realizzare con veramente poco, che anche un bambino poteva fare. E chissà se sia stato proprio questo il desiderio di questa bimba di due anni, che tante volte aveva visto i genitori e i fratelli più grandi gonfiare quel palloncino portandolo alla bocca.

Ma con tutta evidenza per lei, così piccola, era quasi impossibile avere tutta questa potenza d'aria da gonfiare quei pochi centimetri di gomma. Si sa i bambini riescono a fare le cose più disparate in pochi attimi.

Attimi di disattenzione genitoriale, che possono talvolta tramutarsi in momenti fatali, da cui non si può più tornare indietro. E purtroppo è successo così anche per la piccola di Messina, che con tutta probabilità avrebbe potuto salvarsi se qualcuno le avesse tolto dalle mani quel maledetto palloncino gonfiabile.

I genitori si sono accorti di lei troppo tardi, dopo che ormai il palloncino era giunto nel cavo orale, procurando quindi un blocco delle vie respiratorie. Nonostante i genitori avessero tentato in tutti i modi ad estrarre il palloncino, purtroppo non ci sono riusciti.

La corsa in ospedale

Ecco quindi la decisione di portare la piccola in ospedale, dove purtroppo è arrivata troppo tardi perché in condizioni disperate. Nulla hanno potuto i tentativi di rianimazione dei medici che per primi l'hanno soccorso, e che purtroppo nella commozione e rabbia generale, hanno potuto soltanto constatarne il decesso nella tarda serata di ieri.

Un'altra vita spezzata, che si aggiunge a quelle dei piccoli bimbi che in questi mesi per cause varie hanno perso la vita. Anche in questo caso gli investigatori sono al lavoro per accertare i fatti e fugare ogni dubbio sulle eventuali responsabilità dei genitori, che avrebbero dovuto controllare la piccola.