La questione della reciproca simpatia e presunta vicinanza tra il candidato repubblicano statunitense Donald Trump e l'attuale premier russo Vladimir Putin è stata una delle tematiche più discusse nei media statunitensi e nell'ambito della campagna politica per le sempre più vicine elezioni presidenziali.

La candidata democratica Hillary Clinton ha sostenuto diverse volte che Trump sarebbe pesantemente sostenuto dalla Russia e ha criticato la linea di "distensione" utilizzata da Trump nei confronti dello stesso Putin e della Russia, "storica avversaria" degli States in ambito diplomatico e geopolitico.

L'attacco di Obama a Trump e a Putin

La reciproca simpatia e la presunta vicinanza tra Trump e Putin non piacciono assolutamente nemmeno all'attuale premier statunitense Barack Hussein Obama.

Difatti, lo stesso Obama ha criticato lo stesso magnate repubblicano così come il presidente russo durante un discorso a Philadelphia.

Più precisamente, Obama ha criticato le dichiarazioni rilasciate da Trump in un'intervista per Russia Today, intervista in cui lo stesso tycoon ha sostenuto che l'attuale premier statunitense è un premier "debole" al contrario di quello russo, il quale gode del 92% di consensi.

Proprio a proposito del consenso riscosso da Putin, Obama l'ha paragonato alla popolarità in Iraq di Saddam Hussein, popolarità che raggiungeva il 90& dei consensi.

La nuova guerra fredda tra USA e Russia

Tali prese di posizione sono da inserire nel quadro geopolitico di "nuova guerra fredda" che vede contrapposti da una parte gli USA e la NATO e dall'altra la Russia.

Essa ha avuto una forte accelerazione per via della questione ucraina e ora sta conoscendo un nuovo capitolo nell'ambito della campagna elettorale per le elezioni presidenziali degli States, dove da una parte Trump e i suoi seguaci spingono per un rapporto amichevole con la stessa Russia e dall'altra Clinton e i suoi seguaci optano per una politica estera maggiormente ostile nei confronti del governo di Vladimir Putin.