Intercettato, la notte scorsa, alcune miglia a largo di Porto Badisco un barcone con ottantaquattro migranti a bordo, di origine irachena e afgana, un terzo dei quali sono bambini in tenera età. L’avvistamento e il recupero del motoryacht di quasi 20 metri, che stava per raggiungere le coste salentine a sud di Otranto, è stato portato a termine da un guardacoste del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, che si coordina con il Gruppo Aeronavale di Taranto per il pattugliamento del basso Adriatico e il contrasto a traffici illeciti.

Sono stati arrestati tre scafisti.

A bordo dell’imbarcazione sono stati trovati venticinque uomini tra i quali alcuni anziani invalidi e un non vedente, trentaquattro bambini e venticinque donne adulte, di cui una incinta.

Immigrati trasferiti al Centro Don Tonino Bello

Il barcone è stato condotto agli ormeggi della Sezione Operativa Navale di Otranto dove ad attendere i migranti c’erano i sanitari del 118 e altre pattuglie di finanzieri e poliziotti.L’imbarcazione, avvistata da un elicottero della Guardia di Finanza, aveva provato a spegnere le luci di bordo e a dirigersi al massimo della sua velocità verso terra per sbarcare il carico di esseri umani. Le motovedette però hanno interrotto la fuga e il rischio di un pericoloso approdo notturno.

Una volta a bordo, i finanzieri hanno accertato le condizioni di sicurezza dei migranti, provati dalla navigazione di alcuni giorni ma tutti in buone condizioni di salute e individuato i tre scafisti.A terra, poi, gli extracomunitari sono stati trasferiti al Centro Don Tonino Bello di Otranto per le operazioni di identificazione e di assistenza.La “Wist”, questo il nome del motoryacht, è stata sequestrata.

I tre scafisti, due ucraini e uno dell’Azerbaigian, sono stati arrestati per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Il Pool antimmigrazione istituito presso la Procura della Repubblica di Lecce ha avviato le indagini per chiarire la dinamica della traversata dei migranti e gli eventuali collegamenti dei tre scafisti con trafficanti di esseri umani sul nostro territorio.