Se prima stentavamo a capire il significato della parola selfie, ora di sicuro ci sarà qualcuno che si soffermerà davanti a questo nuovo neologismo: belfie, ovvero un selfie al lato b.

A portare alla cronaca questa nuova parola è un video, curioso quanto mai incredibile, postato come sempre da un utente della rete che, in questo caso, ha voluto mantenere segreta identità e luogo in cui i fatti sono accaduti.

Una finestra vista belfie

Metti un pomeriggio di fine estate, come tanti, una camera con vista parco e una ragazza carina coni capelli tirati in una coda di cavallo, un tipo acqua e sapone e dall'abbigliamento comune (jeans, maglietta, ballerine),che si abbassa i pantaloni proprio sotto la finestra.

Un fatto che di per sè farebbe saltare dalla sedia, ma non l'internauta autore del video, che ha pensato bene di immortalare la scena per poi condividerla sul web.

La cosa che sta, infatti, facendo indignare gli internauti è proprio la sfrontatezza, sicura di non essere vista da nessuno, di questa ragazza che, abbassati i pantaloni, e sollevata la Tshirt, incomincia a scattare selfie al suo fondoschiena.

Una, due, tre foto forse qualcuna in più per essere sicura che quelle foto sexy fossero riuscite bene. Certo è che di sicuro a vederla bene sono stati gli abitanti dell'edificio che affaccia sul parco e che tutto avrebbero mai immaginato nella vita tranne che vedere una scena del genere in pieno giorno.

Le opinioni del web

La decisione di condividere il video sul web è stata da molti non condivisa, per ragioni di opportunità e di rispetto dell'intimità di quella persona. Ma è anche vero, come ricordano tanti altri internauti nei loro commenti al video, che non si può invocare il diritto alla riservatezza nel momento in cui ci si sveste in un parco pubblico e per di più sotto le finestre di un palazzo posto proprio lì davanti.

La cosa che preoccupa è, al di là del diritto alla privacy, il superamento di un limite che fino a questo momento davamo per scontato, ovvero quello dell'assunzione di comportamenti decorosi e rispettosi in luoghi pubblici, ancor più in un parco frequentato in quelle ore da famiglie, bambini e ragazzi.