Probabilmente un video tanto cruento non è mai stato proiettato in un'aula di tribunale. Il filmato è alla base di un processo iniziato ieri 13 settembre a Viterbo a conclusione di una indagine giudiziaria iniziata quattro anni or sono sulla morte di numerosi cuccioli di cane avvenuta per annegamento.

Imputata per uccisione, maltrattamento e sevizia su animaliè Anna Maria Fontana, la titolare del canile privato Fontana di Viterbo. Davanti al giudice Giacomo Autizi e al pubblico ministero Barbara Santi, compariranno anche un agente del Corpo Forestale, presente al momento del sequestro della struttura, e Loredana Pronio, la presidente dell’associazione FederFida che nel marzo 2012 presentò denuncia in Procura, dopo essere stata allertata da due volontarie della sua associazione.

Una pratica orribile

Una svolta nell'inchiesta in corso da tempo è stata la testimonianza dei due lavoratoricingalesi del canile privato che erano incaricati di "fare il lavoro sporco", ovvero sopprimere decine e decine di cuccioli in modo barbaro e crudele: i due prendevano i poveri animali appena venuti alla luce, li immergevano interamente in un secchio pieno d'acqua per farli smettere di respirare; poi prendevano i loro corpicini, li mettevano in una bustadi plastica e li buttavano nel cassonetto accanto alla struttura.

Evidentemente i due cingalesi non sopportavano più la situazione e per questo motivo hanno pensato bene di girare un video che evidenziava in ogni fase, la crudele soppressione dei cuccioli.

La posizione della ASL

Loredana Pronio, presidente dell'Associazione animalista,si dice sconvolta per l'orrenda pratica che veniva messa in atto ogni volta che una femmina partoriva.La giustizia ora farà il suo corso, ma resta ancora un interrogativo a cui rispondere, e la Pronio solleva pesanti dubbi sull'operatodella Asl:come mai durante icontrolli obbligatori non ha mai notato nulla?

E ancora, come poteva passare inosservata una cagnolina che aveva appena partorito? Come mai i cani non sono mai stati sterilizzati, quando nei canili è prassi consolidata che lo siano?

Tutti interrogativi che probabilmente si porranno anche i giudici e di certo, se ci sono altre responsabilità, verranno portate alla luce del sole.