Oltre cinquecento milioni di account Yahoo sono stati hackerati da professionisti sconosciuti, forse al servizio di uno stato straniero. E' questa la scottante anticipazione che il sito internet Recode ha pubblicato, annunciando quello che si rivelerebbe uno dei più grandi attacchi hacker della storia. A farne le spese mezzo miliardo di utenti del secondo motore di ricerca più popolare al mondo, Yahoo, gestito dall'omonima società californiana con sede a Sunnyvale, nella Silicon Valley, ed operante nel settore di internet. Yahoo, alla pari di Google ed altri motori di ricerca, offre agli utenti la possibilità di aprire un account e godere di alcuni servizi, tra cui l'upload di documenti e l'apertura di un indirizzo di posta elettronica per la ricezione delle e-mail.

La società è inoltre fondatrice di uno dei servizi più popolari di photo sharing nel mondo, il popolare sito Flickr, dove per accedere alle funzionalità del sito e pubblicare foto è necessario aprire un account di posta elettronica Yahoo.

La conferma di Yahoo: 'Responsabili sconosciuti'

Più tardi è poi arrivata anche la conferma dell'avvenuto attacco da parte della stessa Yahoo, che ammette che più della metà degli account dell'azienda (ad oggi poco più di due miliardi) sono stati hackerati da un gruppo sconosciuto, forse al soldo di uno stato straniero. Alcuni ritengono che ad essere stati colpiti siano, come in casi simili precedenti, account inutilizzati o con password molto semplici. Sta di fatto però che molti utenti sui social network stanno già riferendo di aver perso tutti i dati dei loro account in quanto questi ultimi sarebbero stati compromessi.

Ancora non si conosce l'entità del danno a cui lamultinazionale americana sarà costretta a far fronte. "Stiamo lavorando insieme alla polizia e alle autorità". fa sapere intanto l'azienda in un comunicato stampa.

Yahoo è stata fondata nel 1994 dagli studenti americani David Filo e Jerry Yang. Il motore di ricerca divenne inizialmente un punto di riferimento per gli studenti della Stanford University, in California, fino poi ad evolversi e a diventare il secondo motore di ricerca più usato dopo Google.