Brutta avventura accaduta in questi giorni all'inviato Luigi Pelazza della trasmissione Mediaset "Le Iene" che si trovava in Marocco per girare un servizio sulla prostituzione minorile.
Dopo diverse riprese con telecamere nascoste dei giorni precedenti, mentre stavano girando in un abitazione di Marrakech un reportage da mandare in onda, Pelazza e la sua troupe sono stati prelevati da una decina di agenti che gli hanno sequestrato tutto il materiale comprese le telecamere e i telefonini. Impossibile dunqueparlare con l'Ambasciata Italiana. La conseguenza: l'espulsione dal Marocco con l'accusa diaver filmato minori senza consenso.
Situazione a Marrakech
La polizia inoltre ha spiegato che non era contenta che si facessero filmati per testimoniare a tutto il mondo la situazione che c'è giornalmente a Marrakech.
Il giornalista ha dichiaratoamareggiato di aver raccolto molto materiale inerente questo argomento, con il coinvolgimento dimolti giovani dai 13 ai 14 anni costretti ad avere rapporti sessuali per 300/400 €. Una rete assurda che coinvolge non solo turisti occidentali ma anche arabi e personaggi del posto.
Il Rientro in Patria
Dopo essere stato condotto insieme al suo operatore per un paio di ore in Prefettura, Pelazza è statoscortato degli agenti della polizia locale all'aeroporto per essere imbarcato immediatamente con l'ordine di Espulsione dal Paese.
Nei giorni precedenti la nota 'Iena' e la sua troupeavevano persino dormitosul pavimento sorvegliati a vista come dei delinquenti.
Dichiarazioni del giornalista
Luigi Pelazza, sfruttando il proprioblog di Facebook, ha inoltre sottolineatoche gli agenti volevano fargli firmare dei documenti per " l'assunzione di responsabilità" scritti in francese.
Nessuno ovviamente ha firmato nulla sostenendo che prima era necessario parlare con l'Ambasciata. Si sono infine perse le tracce dell'interprete che era stato assegnato a Pelazza: il noto volto di Italia 1 ha dichiarato di averne perso le tracce subito dopo l'arresto effettuato dalle autorità locali.