Il 25 settembre, il Canton Ticino ha detto sì all’iniziativa ‘Prima i nostri’ attraverso una votazione popolare. Il 58% dei votanti è stato favorevole alla limitazione dei frontalieri. Ogni giorno circa 62mila italiani provenienti dalle province di Varese e Como attraversano il confine elvetico per recarsi al lavoro. Qualcosa potrebbe cambiare nel mercato del lavoro svizzero dove varrà la “preferenza indigena”. Il datore di lavoro darà precedenza a coloro che sono nati o risiedono in Svizzera creando un freno alla libera circolazione nei paesi dell’Unione.
Gli svizzeri lamentano un abbassamento dei salari dovuto alle paghe più basse recepite dai lavoratori stranieri mentre gli italiani cercano uno stipendio più alto, ma fuggono soprattutto da un paese con un mercato occupazionale in forte crisi. Il Bel Paese del clientelismo e dalla corruzione. Domani, 2 ottobre, si voterà in Ungheria dove il popolo si esprimerà contro le quote di #migranti. Il voto arriva dopo mesi di propaganda politica basata su respingimenti, muri e reticolati. L’esito avrà ripercussioni sui rapporti tra i Balcani orientali e l’Ue.
A 3 anni dalla tragedia di Lampedusa, si calcola che sulle coste italiane sono giunti migliaia di #rifugiati che fuggono da dittature sanguinarie, torture, negazione dei diritti, mancanza di libertà civili e politiche.
Uomini, donne e bambini che affrontano viaggi spesso lunghi e pericolosi. Lasciano le loro case, i villaggi e gli affetti affrontando un viaggio attraverso il deserto per poi sfidare il mare prima di approdare sulle coste italiane. Un viaggio che spesso cambia le loro vite per sempre. Secondo i dati di UNHCR, al 31 agosto 2016 sono sbarcati in Italia 114.910 profughi, rilevazione inferiore a quella registrata nel 2015 mentre il numero dei minori non accompagnati è in continua crescita (il 16% degli arrivi).
Più del doppio rispetto al rilevamento del 2015. In Siria, una guerra senza fine si protrae ormai da 5 anni. Sono stati rasi al suolo ospedali, scuole e case. L’emergenza #profughi impone di creare un corridoio umanitario per salve le vite umane intrappolate dai bombardamenti dei raid. Ad Aleppo 5milioni di sfollati aspettanomentre sono oltre 300 sono i morti in 5 giorni.
Un’umanità in continuo movimento sin dalle origini.
Le #migrazioni fanno parte della storia mondiale da sempre. Fenomeno oggi amplificato dalle crisi umanitarie. Si prevede che ci saranno migrazioni di massa fino al 2050. Al Mudec – Museo delle culture di Milano è stata allestita la mostra “Homo Sapiens. Le nuove storie dell’evoluzione umana”. Dal 30 settembre al 26 febbraio 2017 i visitatori potranno scoprire l’Homo Sapiens che ha lasciato l’Africa per giungere in Europa e stanziarsi in tutti i continenti. Dall’Homo naledi rinvenuto nel 2013 in una grotta sudafricana, l’umanità si è evoluta in una varietà di popolazioni che rappresentano una vera ricchezza, una diversità culturale e non una differenza da difendere attraverso barriere e bandiere.