Si torna a parlare di effetti devastanti degli uragani: prima Jeanne nel 2004, poi Katrina nel 2005, Isaac sette anni dopo, ora è la volta di Matthew, mentre all'orizzonte c'è già Nicole, al largo delle Isole Bermuda. Un nome per ogni Uragano, termine che deriva da Huracan, di origine caraibica, usato dagli indigeni per indicare la divinità del vento. La maggior parte degli uragani si forma tra giugno e novembre con venti che in un minuto possono arrivare anche a un'intensità di 250 chilometri orari.

L’intensità dei venti

La scala Saffir Simpson è un sistema di misurazione dell’intensità dei cicloni tropicali.

Previste cinque categorie per indicare il livello di velocità dei venti: 1 minimo, tra 119 e 153 chilometri orari; 2 moderato se non supera 177; 3 forte fino a 208, 4 fortissimo tra 209 e 251, 5 disastroso oltre 252 con estese inondazioni nelle zone costiere. La scala Saffir Simpson venne messa a punto da due scienziati americani nel 1969. Al momento Nicole è un uragano considerato di livello minimo, nettamente al di sotto della categoria di matthew, ma la sua evoluzione viene osservata con attenzione dagli esperti.