Le foto ed i video delmatrimonio di una coppia di origine gitana residente in Slovacchia, i cui festeggiamenti si sono protratti per ben quattro giorni tra sfarzo e lussi di ogni tipo è diventato virale sui social, sopratutto in Russia e nei paesi dell'est europeo, attirando l'attenzione dei mass media di tutto il mondo. In Italia la notizia è stata rilanciata da varie testate, tra cui Repubblica, che ha divulgato un video che propone alcune immagini del matrimonio di Evka e Lukas, tra auto di alta gamma e lussi di ogni tipo. Scene che hanno suscitato un ampio dibattito e accese polemiche, tra chi rispetta queste tradizioni ed il diritto di festeggiare liberamente e chi invece reputa inopportune questo tipo di cerimonie.
E sui social i commenti xenofobi si sprecano, con alcuni commentatori che fanno di tutta l'erba un fascio e accostano i ricchi sposi in questioneai poveri della stessa etnia che vivono di elemosine o espedienti, oppure avanzano illazioni sull'origine della ricchezza.
Quattro giorni di festa all'insegna del lusso più sfrenato
La festa nuziale, con tanto di gruppo di musicisti lautamente pagati è costata 35mila euro e si è protratta per quattro giorni. Il vestito della sposa, con ricami ed inserti in oro invece è costato 200mila euro. Nel video si vede anche delle foto della sposa mentre si da alle danze con un vestito sul quale sono "incollate" banconote di grosso taglio regalate dai partecipanti alla festa, che vengono contate dagli sposi alla fine della cerimonia.
E' questa ostentazione del denaro ad essere criticata aspramente, tacciata di esibizionismo.
Torna alla mente il funerale di Vittorio Casamonica
Celebrazioni come i matrimoni e anche i funerali sono molto importanti nella cultura gitana, dove spendere somme importanti e fare azioni eclatanti è un modo per sottolineare e forse palesare l'importanza conferita al matrimonio, o il rispetto e l'affetto nei confronti del membro della famiglia defunto.
Il caso del matrimonio ha riportato alla mente di molti il funerale di Vittorio Casamonica,capostipite dell'omonima famiglia di origine Romche si è stabilita a Roma, defunto nell'Agosto 2015 e salutato dai familiari con un funerale in grande stile, con tanto di elicottero che - abusivamente - sorvolò la Chiesa dove si svolse la cerimonia lasciando cadere petali di rosa, sfarzo e persino le note della colonna sonora del film "Il Padrino" di sottofondo.