Nonostante il recente no dei colombiani al referendum sull’accordo di pace con le Farc, il Premio Nobel per la pace è stato assegnato al presidente colombiano Jose Manuel Santos proprio per il suo forte impegno nel sottoscrivere l’accordo di pace con il leader delle Farc, Rodrigo Londono, volto a mettere la parola fine ad una guerra che ha provocato oltre 220000 morti in 50 anni.

L'esito del referendum colombiano non ha avuto nessun effetto sull'assegnazione del premio Nobel per la Pace a Santos

L’esito del referendum colombiano non ha, dunque, avuto nessun effetto sul comitato che assegna il premio Nobel.

Anzi, forse anche l’esito referendario ha contribuito a fare questa scelta. Del resto, il premio Nobel della Pace si assegna proprio a chi ha contribuito a ricercare la pace. Ed è indubbio che il presidente Santos è stato colui che per primo ha ricercato con tenacia un accordo possibile con le Farc, oltre ad aver sostenuto il Sì al referendum svoltosi neanche una settimana fa. Referendum dal quale ne è uscito sconfitto. Il No, infatti, ha prevalso inaspettatamente di oltre 65.000 voti aprendo così una forte fase di stabilità interna per la Colombia.

Il Nobel per la Pace a Santos potrebbe convincere quella parte di opinione pubblica colombiana che al referendum si è schierata contro l'accordo con le Farc.Nonostante l’esito referendario, comunque, lo stesso presidente Santos era immediatamente intervenuto in Tv, dichiarando che il 'cessate il fuoco' era definitivo e non in discussione.

Se l’esito referendario avrà delle ripercussioni reali sul processo di pace avviato tra Colombia e Farc lo si vedrà già nelle prossime settimane. Oggi, il premio Nobel per la pace a Jose Manuel Santos. Una scelta più che condivisibile che speriamo possa servire anche a convincere quella parte di opinione pubblica colombiana che si è schierata con il proprio voto contro l’accordo di pace sottoscritto da Santos e Londono. Senza dimenticare, però, che a quel referendum si è astenuto addirittura il 60% dei colombiani.