L'Isis sarà attaccato con un intervento militare delle truppe irachene, che da quando nel 2011 l'esercito statunitense ha lasciato queste terre, è il più grande in assoluto. L'offensiva è stata comunicata direttamente dal Premier dell'iraq Haidar Al Abadi, che annuncia la volontà di contrastare il terrorismo islamico, e liberare la seconda città dell'Iraq che pare essere un nodo cruciale della presenza dell'Isis sul territorio. A sostegno dell'intervento militare ci saranno anche le forze antiterrorismo irachene, le milizie sciite e la milizia dei Peshmerga curdi.

Un'operazione di importanti dimensioni che sarà solo l'inizio della scelta di partecipare attivamente alla lotta contro il terrorismo, che spaventa il mondo intero e secondo Al Abadi l'Iraq è una zona che pullula di cellule dell'Isis.

Nuova fase contro l'Isis

Al Abadi ha dichiarato sul suo sito ufficiale che questa grande operazione militare sarà solo l'inizio di una nuova fase, che vedrà l'Iraq impegnato a pieno titolo nella lotta al terrorismo, e alla liberazione dello stato da ogni elemento che sia anche soltanto vicino all'Isis. Ha detto che entro la fine dell'anno l'intero territorio sarà completamente liberato, e l'Isis non avrà più neanche un fazzoletto di terra a sua disposizione. Il gruppo militare che partecipa all'intervento è molto grande, e non è da escludere che anche dall'occidente possa arrivare sostegno alle truppe irachene, anche se per il momento non ci sono notizie in merito.

La caduta di Mosul nelle mani dell'Isis era stata una catastrofe economica

Quando l'Isis aveva preso il controllo di Mosul, un terzo dell'Iraq era finito sotto il loro controllo, e lo Stato iracheno precipitato nella crisi più dura della storia del Paese. L'impegno del Premier Al Abadi contro l'Isis, permetterà all'Iraq di ricominciare a costruire una politica economica e sociale, che metterà in condizione il territorio di ripartire nel 2017, e cominciare a uscire dal buio economico in cui si sono trovati.

La crisi ha messo in ginocchio la popolazione, e la strategia del terrore messa in atto dall'Isis ha peggiorato le condizioni di vita degli abitanti. Ieri sono stati diffusi tra la popolazione dei volantini, per dare delle linee guida su come mettersi al sicuro durante lo scontro tra le due fazioni.