In queste ore le milizie indipendenti filoturche segnano un'altra vittoria nella guerra al califfato, cade la città simbolodabiq, la roccaforte di Daesh "citta della Profezia", il luogo dove avverrà la battaglia più significativa e importante tra Cristiani e Musulmani.
Conquistata Dabiq, ISIS in ritirata
Dabiq, la città culto del mito creato dai terroristi dell'ISIS, è caduta. I ribelli siriani supportati dall'aviazione e dalle forze turche hanno riconquistato il villaggio di Dabiq, nella piana a 10 km dalla frontiera turca. Dabiq conta meno di duemila abitanti, è un villaggio sulla via per Racca, che rimane l'obiettivo principali dei ribelli siriani, ma questo villaggio ha un forte significato evocativo, sarebbe stato il posto della battaglia finale tra l'occidente infedele e i miliziani di daesh, proprio per il fatto di averlo perso potrebbe causare una dura perdita di fiducia nelle truppe dell'ISIS.
L'offensiva, portata avanti dai ribelli e dall'esercito turco, faceva parte di un'operazione ben più ampia che avrebbe dovuto portare alla liberazione diquattro importanti accampamenti amministrati dallo stato islamico ad est della città di Azaz: stiamo parlando di Kafrah, Suran, Ihtimalat e Duvaybi. L'operazione denominata "Scudo dell'Eufrate" ha portato i ribelli a liberare Dabiq e aprire un varco verso Racca all'esercito filoturco sostenuto dal Governo di Ankara.
Vittoria a Dabiq ma nessun accordo a Losanna
In questa giornata così importante per la guerra di liberazione in Siria, arriva la notizia della mancata intesa a Losanna tra USA e Russia sul cessate il fuoco ad Aleppo, forse per gli strascichi della nuova operazione Nato in Lettonia, forse per interessi commerciali ancora da definire nella zona siriana ancora troppo politicamente instabile, ma intanto in Siria si continua a morire.
Altra notizia di sangue delle ultime ore è stata quella dell'esplosione di tre kamikaze legati allo stato islamico in territorio turco al confine con la Siria, durante un' operazione di polizia presso Gaziantemp: i kamikaze si sono fatti esplodere nel momento in cui le forze speciali procedevano ad un' irruzione notturna in un edificio sospetto, controllato da giorni dalla polizia turca.