Un raccapricciante pensiero di impotenza e inutile discordanza è quello che si è fatto presente in tutte quelle persone che hanno sentito le notizie di cronaca in riferimento al bambino fattosi esplodere mentre si festeggiava in allegria il matrimonio di due giovani nella città di Gaziantep. Il triste evento ha lasciato una scia di sangue nei festeggiamenti nuziali di un membro del partito filocurdo, provocando la morte di almeno 55 persone: tra questi un bambino di tre mesi e altri 22 di un'età inferiore ai 14 anni; almeno 66 sarebbero i feriti segnalati dalle autorità e 14 di questi risulterebbero essere in grave pericolo di vita per le ferite riportate nell'esplosione.

I bambini immolati alla Jihad

Nominare i bambinidella Jihadsembra quasi un divertente aneddoto se non fosse che questi,sono davvero condannati a morire per 'la causaDaesh'da noi occidentali considerata insensata. L'insegnamento alla causa inizia dall'infanzia e li costringerebbe a 'donare' la propria vita in nome di un Dio musulmano che chiede sangue e ingiustificate vendette. Tra i fatti di cronaca raccontati in questi ultimi anni e che ci hanno più colpiti, ricordiamo i bambini schierati dall'Isis per combattere in loro nome, il piccolo di quattro anni che nel febbraio 2016 fece esplodere una bomba all'interno di un'auto con dentro tre prigionieri e in ultimo l'attentato appena sventato in Iraq, a Kirkuk, dove un bambino di appena 12 anni è stato catturato poco prima di riuscire a farsi saltare in aria.

Manifestazioni portatrici di morte

Ormai sembra consuetudine aver timore dei grandi festeggiamenti che riuniscono numerose folle di persone, motivato dal ricordo dei più grandi attentati compiutinegliultimi anni; di questi ricordiamo l'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, nel 2004 alle stazioni ferroviarie intorno a Madrid, nel 2005 quattro kamikaze a Londra; ultimi quelli francesi alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo e il 13 novembre dello stesso anno quello allo stadio e al Bataclan.

Gli attentati sono proseguiti a marzo 2016 presso l'aeroporto di Bruxelles e nella stazione metropolitana di Maelbeek, a giugno 2016 al Club Pulse di Orlando, all'aeroporto di Istanbul e al camioncino che sul lungomare di Nizza ha falcidiato 78 persone ferendone oltre 100. Sarebbero troppi i ricordi da cancellare, ma questi sono quelli che hanno lasciato un segno indelebile dellacausa sanguinaria di Daesh.

L'ultimo attentato esplosivo a Gaziantep

Oggi, della lunga lista di 'ricordi' fatta, la cronaca è incentrata sull'evento 'esplosivo' di Gaziantepche ha 'ferito' il matrimonio di un esponente turco del partito, il sorriso della sposa, degli ospiti, dei balli e della festa tradizionale dei matrimoni curdi detta, la cerimonia dell'henné. La sposa, fortunatamente non ha avuto conseguenze nella carneficina avvenuta 'in suo onore', ma il compagno risulta essere rimasto ferito nell'esplosione. Questo attentato sarebbe stato compiuto da un ragazzo adolescente di non oltre 14 anni, e sembrerebbe, da testimonianze di persone scampate alla strage, essere stato accompagnato da due adulti che l'hanno fatto scendere dall'auto e si risarebbero allontanati velocemente dal luogo in cui, successivamente, è avvenuta l'esplosione.