Da quando il Pianeta Rosso è stato raggiunto dai primi satelliti mandati dalla Terra, è stato sempre al centro di dibattiti e di teorie cospirative. Il rover Curiosity della NASA continua quotidianamente a mandare immagini dalla superficie di Marte, e molti credono, osservando queste numerose foto rilasciate dall’agenzia spaziale statunitense, di identificare anomalie e segni di una civiltà evoluta sul Pianeta Rosso.

Stando ai teorici della cospirazione, dietro l’incidente della sonda Schiaparelli avvenuto la scorsa settimana, ci sarebbe un incredibile sabotaggio da parte della NASA.

Secondo la teoria di Scott Waring, autore del sito cospirativo UFO Sightings Daily, l’agenzia spaziale sarebbe stata la responsabile del fallito atterraggio della sonda Schiaparelli, volendo a tutti i costi nascondere i segreti del Pianeta Rosso.

L'ombra del complotto nelle missioni spaziali

Fino ad ora, la NASA resta in cima come prima (e unica) agenzia spaziale ad aver raggiunto Marte. La missione ExoMars, aspirava a raggiungere gli stessi obiettivi. Purtroppo però, il collegamento con la sonda Schiaparelli è stato perso prima che toccasse terra. Secondo i teorici della cospirazione non sarebbe la prima volta che la NASA sia responsabile di falliti programmi spaziali di altre nazioni: circola infatti la teoria che anche i programmi Phobos russi siano stati segretamente ostacolati dalla NASA.

Alcuni, hanno proposto di denunciare l’agenzia spaziale statunitense per crimini contro l’umanità. Tutto ciò ha inevitabilmente scatenato un acceso dibattito tra i teorici della cospirazione e chi invece crede che si tratti di un cumulo di sciocchezze che non potranno mai essere provate.

Fino a pochi secondi prima dell’atterraggio la sonda era completamente operativa e funzionante: “Il test ci ha fornito un’enorme quantità di dati.

Abbiamo bisogno di capire cosa sia successo pochi secondi prima dell’atterraggio della sonda sul Pianeta. Ciò nonostante, questo ci da molta fiducia per il futuro”, ha annunciato David Parker, direttore dell’esplorazione robotica dell’Esa, durante la conferenza stampa.