Seguendo le cronache del nostro tempo, può capitare di chiedersi se le guerre, gli egoismi, i fanatismi, le arroganze degli uni contro gli altri, siano veramente il risultato di scelte dell’uomo oppure ci sono presenze aliene che, incuranti della nostra esistenza, si divertono a seminar zizzania. Razionalmente, nessuno pensa che la colpa dei nostri guai sia da attribuire a presenze aliene, perché conosciamo abbastanza bene la natura umana oltre al fatto che gli alieni non esistono. Non la pensano così tanti appassionati di ufologia, impegnati in ricerche di informazioni e testimonianze.

Domenica 2 ottobre si sono riuniti in convegno.

Convegno di ufologia città di Pomezia

Da alcuni anni, a pochi chilometri a sud di Roma, esperti ufologi, ricercatori, appassionati e anche curiosi si ritrovano per confrontarsi o portare una testimonianza della loro esperienza. Parliamo di una realtà che oscilla tra scienza e fantascienza, tra oggettività e soggettività. Ovvero, parliamo di UFO (oggetti volanti non identificati) e di alieni. All’ultimo appuntamento pometino erano circa 300 le presenze registrate.

Ma gli alieni esistono? Chi sta dedicando la propria vita a studiare questo fenomeno, come Ivan Ceci, ufologo ricercatore indipendente, non ha dubbi. Lui sostiene che è inimmaginabile che il nostro siano l’unico pianeta abitato dell’intero universo.

Gli alieni esistono, ma non vanno confusi con quella rappresentazione cinematografica, tipo Indipendence Day, che li vede arrivare sul nostro pianeta pronti a distruggere tutto. Gli alieni sono invece delle creature molto più evolute di noi terrestri. Il loro intento è finalizzato solo alla nostra redenzione (evitare di autodistruggerci).

In una intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo, Ceci ha spiegato che ci sono prove della presenza di oggetti volanti e alieni, che risalgono alla notte dei tempi. L’imperatore Carlo Magno, per esempio, aveva avvistato due oggetti volanti, a forma di scudo, e per impedire il diffondersi di voci incontrollabili e destabilizzanti, emanò un editto con il quale impediva a chiunque avesse avvistato degli UFO, di non renderne testimonianza.

Ma molte testimonianze lasciano veramente perplessi

Se da un punto di vista statistico è altamente probabile che altre forme viventi, più o meno intelligenti, possano esistere nell’immenso cosmo, meno credibile è la narrazione che vede queste creature, nel corso di millenni, come semplici osservatori del nostro pianeta e dei suoi abitanti, senza aver mai costruito una base terrestre, visibile e documentabile.

Lo scetticismo ancora abbastanza diffuso è forse dovuto al fatto che noi interpretiamo questi fenomeni con una metrica terrestre. Sono in tanti a giurare di essere entrati in contatto con entità aliene, raccontando episodi e aneddoti di ogni tipo. Ma è veramente difficile credere a certi racconti come chi sostiene che, solo pochi mesi fa, degli alieni gli avrebbero profetizzato il terremoto di Amatrice.

Ancora più incredibile è il racconto di chi sostiene di essere stato prelevato/rapito dagli alieni, non una ma più volte, stabilendo con loro un contatto che poi si è protratto nel tempo. Altre narrazioni parlano di visite in camera da letto o di contatti tramite un monitor televisivo.

Probabilmente sono proprio queste testimonianze, portate per supportare la tesi della presenza degli alieni, che alla fine alimentano un senso di scetticismo. L’impressione è che queste esperienze, assolutamente fuori dall’ordinario, riescono a suscitare grande interesse ponendo il narratore al centro dell’attenzione, soddisfacendo così un suo bisogno molto terrestre, l’egocentrismo.

In ogni caso, indipendentemente dal convincimento di ognuno, va apprezzato moltissimo l’impegno di appassionati come Francesca Bittarello, promotrice dell’evento pometino, o di ricercatori come Ivan Ceci, che con le loro ricerche e la loro esperienza invitano tutti a riflettere e ad interrogarsi, su aspetti che vanno oltre i nostri confini, fisici e non solo.