C'è grande preoccupazione nell'ONU dopo l'operazione avviata in Iraq. Si teme per la sorte di oltre un milione e mezzo di civili. I rischi sul piano umanitario sono notevoli, e difficilmente arginabili. Da stime emerse nelle ultime ore, in centinaia di migliaia potrebbero abbandonare le proprie case, mentre già sono oltre tre milioni gli sfollati che vivono nei campi. Inequivocabile l'appello che arriva dall'Onu in una nota, precisamente da Stephen O'Brien, sottosegretario per gli affari umanitari, inoltre coordinatore delle emergenze: "Proteggere i civili".

L'Onu chiede alle parti impegnate nel conflitto di rispettare gli impegni, "secondo le leggi umanitarie internazionali", per “garantire assistenza”.

Rischi e paure

Si teme che molte famiglie possano trovarsi sotto assedio, in mezzo al fuoco incrociato. Un rischio estremo, tutt'altro che remoto. Assicurato il massimo impegno di tutti i partner umanitari per il sostegno di quanti si troveranno coinvolti nell'operazione militare e, quindi, nella condizione di sfollati. Un'altra paura, non meno grande, è quella che diverse persone possano diventare improvvisamente "scudi umani" nelle mani dell'Isis. Sono ore di profonda ansia.