Questa mattina il risveglio è stato drammatico per gli italiani del centro, infatti alle 7.41 vi è stata una nuova scossa di terremotodi magnitudo 6.5, anche se altre stime le attribuiscono addirittura una magnitudo di 7.1. Il movimento è stato ondulatorio ed è avvenuto a 10 km di profondità con epicentro Norcia. Il sisma è stato avvertito chiaramente nelle zone del centro Italia, anche a Roma, dove è stato sospeso il servizio metro e a Rieti. È stata classificata come la scossa più forte tra quelle delle sciame sismico iniziato il 24 agosto.

La scossa è stata piuttosto lunga e sono stati minuti di grande angoscia.

Ancora è troppo presto per fare la stima dei danni, ma sembra che ci siano stati diversi crolli tra cui spicca il quello della cattedrale di Norcia. Il crollo ha coinvolto anche gli edifici già gravemente danneggiati dalle scosse precedenti.

I cittadini hanno visto i lampadari ondeggiare, le ante degli armadi sbattere, gli oggetti cadere e si sono riversati in strada alla ricerca dei loro amici e parenti. Il timore è che si possano verificare nuovamente i tragici eventi accaduti per il Terremoto dell'Aquila e di Amatrice.

Le parole dei sindaci

Il sindaco di Macerata afferma che in quelle zone la sensazione è stata davvero tremenda, ma invita i cittadini a mantenere la calma e a recarsi nei punti di aggregazione qualora non se la sentissero di rimanere nelle loro case per la notte.

Dal punto di vista della viabilità non sembrano esserci problemi, ma si sono registrati piccoli crolli, fortunatamente non sono state conteggiate vittime fino ad ora.

Anche il sindaco di Vissoha rilasciato una dichiarazione e ha invitato le persone a non recarsi nelle zone terremotate perché il rischio di nuove scosse è molto alto.

Il calcolo delle vittime

Fortunatamente sembra che non ci siano stati dannialle persone perché nelle zone rosse già i cittadini erano stati invitati a non restare a casa durante le ore notturne. Il rischio potrebbe esserci nel caso che, qualche abitante, abbia comunque deciso di tornare nelle case già danneggiate dalle scosse precedenti.