Tra ieri e oggi la polizia australiana ha tratto in arresto nove persone a sydney, accusate a vario titolo di avere a che fare con l'omicidio di pasquale barbaro, giovane boss 35enne della 'Ndrangheta in Oceania, ucciso due settimane fa nella metropoli, mentre stava uscendo dalla casa di un suo affiliato. Gli arresti sono stati compiuti con alcune incursioni in diversi quartieri di Sydney, mentre sono stati eseguiti anche 13 mandati di perquisizione che hanno portato all'incriminazione per omicidio di nove soggetti, tutti maschi, di età compresa tra i 18 e 29 anni, come riportato dal vicecommissario di polizia Mark Jenkins.

Inoltre sono stati sequestrati diversi giubbotti antiproiettile, maschere, armi di diverso calibro, 11 automobili, 40 telefoni cellulari, una cassaforte, droga e molto denaro contante. L'omicidio Barbaro era stato inquadrato dagli inquirenti in una guerra tra bande per il controllo del traffico di droga che, negli ultimi mesi, ha portato a ben otto omicidi tra le strade della città australiana. Di conseguenza la polizia ha creato una task force per contrastare il fenomeno, e Jenkins ha promesso che gli arresti continueranno.

Le mafie italiane all'estero

L'omicidio di Pasquale Barbaro era stato subito catalogato come delitto legato alla droga: giovane e potente affiliato dell'omonima cosca (filiale australiana della 'Ndrina Barbaro di Platì), il 35enne era già stato arrestato per traffico di stupefacenti, oltre ad essere sfuggito ad un altro agguato compiuto l'anno scorso.

I Barbaro sono una famiglia molto potente nell'ambito della criminalità organizzata tra Melbourne e Sydney, e diversi boss e affiliati sono stati arrestati per reati anche di un certo spessore, come ad esempio Pasquale Barbaro - omonimo zio dell'ucciso - finito in galera nel 2009 per aver cercato di immettere sul mercato illegale australiano il carico record di 4,4 tonnellate di pasticche di ecstasy provenienti da Napoli.

A quanto sembra, inoltre, mentre in Italia le case madri della criminalità organizzata preferiscono mantenere un profilo basso, all'estero invece si continua ad uccidere e ad ostentare la propria ricchezza e il potere con molta spavalderia. Basta osservare le immagini che ritraggono lo stesso Pasquale Barbaro che si agghindava in modo da ricordare il divo di "Fast & Furious", Vin Diesel, facendosi fotografare in diverse occasioni appoggiato a delle fuoriserie. Oltre che in Australia, le cosche italiane continuano a farsi la guerra anche in Canada.