Ha tentato di mettere fine alla sua giovane vita, lanciandosi con la sua autovettura in mare.L'episodio è accaduto a Cagliari e più precisamente, presso il Porto, già teatro in passato di vicende simili.
L'autovettura è finita in mare all'altezza del molo Ichnusa
La ragazza, una 36enne di Assemini, un centro abitato distante circa 11 chilometri dal capoluogo isolano, si chiama Manuela. Con la sua Fiat punto è giunta nei pressi del molo e a velocità sostenuta si è lanciata in mare. Questa pare sia la ricostruzione fornita dagli inquirenti, anche se non sono state rese note le ragioni che abbiano indotto la donna a compiere un simile gesto.
I finestrini dell'auto erano ben chiusi, ma quando la stessa ha iniziato ad essere invasa dall'acqua, secondo ii racconto dei sommozzatori, la donna, in maniera istintiva, ha cercato di uscire dall'interno dell'autovettura.
Sono intervenuti sul posto i sommozzatori ed i vigili del fuoco, dopo che due giovani marinai si erano tuffati in acqua, dopo aver assistito alla scena.
I vigili del fuoco, in un secondo momento, hanno estratto la fiat punto, finita parecchi metri sotto il livello del mare.
È giunta successivamente sul posto anche l'ambulanza del 118 che, dopo aver rianimato la ragazza sul posto, l'ha trasportata d'urgenza presso l'ospedale cittadino Brotzu.
Qui la 36enne è stata ricoverata, le sue condizioni paiono molto gravi.
Un episodiosul quale sta indagando la Polizia di Stato, anch'essa intervenuta sul luogo dell'accaduto.
Questo non è il primo episodio di tentato suicidio, o errore umano, che ha fatto terminare la corsa di un'autovettura all'interno delle acque del porto cagliaritano, il più importante scalo marittimo della Sardegna.
A questo punto, molti cittadiniiniziano a chiedersi se effettivamente non sia necessario un intervento che possa scongiurare tali tragedie.
Si potrebbero porre delle barriere, in grado di bloccare l'accesso libero al mare, di autovetture o mezzi di locomozione in genere, in maniera tale da mettere un freno a episodi così disdicevoli.