Tragedia sfiorata in Puglia, dove un bimbo di 18 mesi è caduto in coma dopo aver mangiato qualche grammo di hashish trovato in casa. A salvare il neonato sono stati i medici dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari, dove il piccolo era stato trasportato in stato comatoso. Il piccolo si trova ancora nel reparto di Terapia intensiva ma, secondo le ultime informazioni, si sta riprendendo.
Medici hanno evitato l'overdose
Il tremendo episodio è avvenuto qualche giorno fa nell'appartamento dei genitori del piccolo, in un paesino in provincia di Barletta-Andria-Trani.
A narrare la storia alle forze dell'ordine e ai medici sono stati proprio il padre e la madre del neonato. Questo avrebbe iniziato a sentirsi male dopo aver ingoiato diversi grammi di hashish trovati in casa. Il minore avrebbe poi perso conoscenza. Subito i genitori lo hanno trasportato all'ospedale di Trani. I medici, dopo un primo esame, hanno disposto l'immediato trasferimento al nosocomio di Bisceglie e poi a quello di Bari. I medici hanno subito denunciato la vicenda alla Polizia. Gli agenti hanno iniziato a compiere gli accertamenti, diretti dalla Procura di Trani.
I genitori del neonato hanno dichiarato di non essersi resi conto che il bimbo aveva mangiato un po' di hashish. Il minorenne ha rischiato grosso per la disattenzione dei genitori.
Grande lavoro, invece, dei medici dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari, che sono riusciti ad evitare che il piccolo andasse in overdose.
Episodio analogo a quello avvenuto a Torino ad agosto
Le forze dell'ordine adesso stanno cercando di capire il motivo per cui quella droga si trovava in casa. I genitori del bimbo, due trentenni, rischiano grosso.
L'episodio ricorda quello avvenuto lo scorso agosto a Torino: un bimbo di 8 mesi trovò un pezzo di hashish in casa e, credendo fosse cioccolata, lo ingoiò. Il padre e la madre trovarono il piccolo in stato di semincoscienza. Immediata la corsa all'ospedale. La coppia non raccontò la verità ai medici, dicendo semplicemente che il bambino aveva mangiato un po' di cibo per animali. Grazie agli esami tossicologici, però, i medici si resero conto che la coppia aveva mentito.