Tutti felici per il black friday? Mica tanto. A Milano decine di negozianti sono stati multati dai Vigili della Polizia Annonaria. Come previsto, molti piccoli punti vendita hanno rinunciato ad esporre i cartelli con gli sconti per evitare le sanzioni. In Lombardia la legge prevede che non è possibile fare sconti prima del 4 gennaio, data di inizio dei saldi invernali. Qualcuno, però, ha preferito 'rischiare' e cavalcare l'onda degli sconti del Black Friday, una tradizione in America esportata nel nostro Paese negli ultimi anni.

A Milano 1000 euro di multa per gli sconti 'anticipati'

L'imprenditore Marco Bacini aveva denunciato su Facebook l'arrivo dei vigili con la multa in uno dei suoi negozi. Bacini ha raccontato alla trasmissione Mediaset 'Le Iene' quanto accaduto nel Black Friday: 'La Polizia Annonaria ci ha multati con una sanzione di 1000 euro perchè abbiamo proposto degli sconti fuori dal periodo consentito, questo fatto non lo trovo giusto. Tutti noi - ha concluso l'imprenditore - abbiamo ricevuto una mail con gli annunci del Black Friday'.

La 'Iena' Veronica Ruggeri ha però constatato che nei negozi vicini, quelli dei marchi delle multinazionali, non è arrivata alcuna multa. 'Non ci è arrivata alcuna sanzione' hanno ripetuto a catena tutti i negozianti del centro meneghino.

Con quali criteri sono state fatte le multe a Milano?

'Una legge che va cambiata'

Il vigile che ha controllato i negozi quel giorno non ha saputo dare una risposta, mentre il comandante Antonio Barbato ha assicurato che di sanzioni, quel giorno, ne sono state fatte diverse: 'Sono state 36 le multe a Milano, a parere mio la norma della Regione Lombardia si può cambiare'.

E sarà così: 'Questa legge è sbagliata, è una norma che penalizza i piccoli negozi' ha concluso l'assessore alla sicurezza di Milano, Carmela Rozza.

Black Friday, il bilancio in Italia

Al di là delle lamentele per le multe, in Italia il bilancio è stato più che positivo con vendite che sono aumentate tra il 20 e il 30%. A fare i migliori guadagni sono stati i colossi come Amazon ed Apple, ma tutti gli esercenti hanno dichiarato un incremento delle entrate.