Poco prima dell'alba di Giovedì 8 Novembre, gli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri hanno tratto in arresto sei persone a Cutro, in provincia di Crotone. Si tratta di Martino Salvatore, Martino Luigi, Gentile Francesco, Francesco Peta, Angelo Aiello e Mohammadi Issam, accusati a vario titolo di spaccio di stupefacenti, concorso in rapina a mano armata, danneggiamenti e intidimidazione. E questo il bilancio dell'operazione Filiorum, che prende il nome dal fatto che ben tre degli arrestati siano figli di esponenti della 'ndrina dei Grande Aracri.
Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Salvatore Gagliano, parla di una "indagine che si è conclusa in tempi brevi", e che è servita per "evitatare una vera e propria escalation criminale". Gli arrestati infatti sono tutti esponenti di una nota cosca, che appena pochi giorni fa si era vista colpita da un'ulteriore ondata di arresti. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2016, dopo un incendio doloso al portone di una abitazione di noti imprenditori della zona.
A seguito di numerosi pedinamenti, si è potuto collegare l'incendio ad un ulteriore evento criminale, la rapina presso il ristorante "L'Oasi", in località Serra Rossa nel comune di Roccabernarda. La stessa autovettura usata per l'incendio doloso sarebbe stata utilizzata la sera del 12 marzo 2016, quando due uomini armati hanno fatto irruzione nel ristorante, portando via 2.500€.
I sospetti sono stati tenuti sotto osservazione per diversi mesi, e si è infine potuto appurare la loro presenza anche nel mondo dello spaccio di stupefacenti. Martino Salvatore, all'epoca già ai domiciliari, venne trovato in possesso di circa trenta grammi di cocaina, alcuni passamontagna e diversi caricatori per pistola con relative munizioni.
Dalle indagini sarebbe emerso che il gruppo si è recato a Gioia Tauro, almeno una volta, per rifornirsi di droga, facendosi aiutare da una minorenne per occultare la merce in caso di necessità.
Sempre dalle indagini, è emerso un cospicuo numero di giovani che si riforniva abitualmente di stupefacente dal gruppo. Oltre alle dovute segnalazioni, si è stimato un giro da oltre 10.000€ al mese.